Contrariamente a quanto più volte affermato nei mesi scorsi adesso la premier britannica Theresa May annuncia elezioni anticipate a giugno. Il motivo? Dietro la scelta la convinzione di rafforzare il proprio potere visto il travagliato cammino della Brexit, le proteste scozzesi e la debolezza laburista
Elezioni anticipate a sorpresa in Gran Bretagna l’8 giugno: le ha annunciate martedì 18 aprile la premier Theresa May in un inatteso discorso alla nazione dinanzi al numero 10 di Downing Street (la sede del Primo Ministro a Londra), dopo averle ripetutamente escluse nei mesi scorsi. May può contare, secondo i sondaggi, sul netto vantaggio del suo Partito Conservatore rispetto all’opposizione laburista in grado sulla carta di rafforzarla nel cammino verso la Brexit, il divorzio del Regno Unito dall’Unione europea.”
“La Brexit è nell’interesse nazionale ma gli altri partiti si oppongono”, ha detto May spiegando l’annuncio delle elezioni anticipate. A suo parere il voto si impone per far fronte al clima di “divisione” seminato dalle opposizioni laburista, libdem e indipendentista scozzese a Westminster che rischiano di indebolire il Paese nel negoziato sulla Brexit. La May si è appellata ai britannici a votare Tory. May ha ammesso di aver escluso in passato il voto anticipato, ma di ritenere ora che questo sia “l’unico modo per garantire certezza” al Paese e condurre in porto la Brexit: “Ne abbiamo bisogno e ne abbiamo bisogno ora”, ha detto.
Il leader laburista Jeremy Corbyn si è detto favorevole alla richiesta di elezioni anticipate. Il Labour è quindi pronto a votare la mozione che sarà presentata mercoledì 19 aprile alla Camera dei Comuni e già si lancia nella campagna elettorale per “offrire un’alternativa” ai Tories.
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