Delitto Elena Ceste, Michele Buoninconti non paga gli alimenti ai figli

Michele Buoninconti, presunto assassino della moglie Elena Ceste, è preoccupato per il suo denaro e vuole sapere che fine hanno fatto i suoi soldi. Buoninconti ha deciso anche di non passare più gli alimenti ai figli.

Michele Buoninconti, dopo la morte della moglie Elena Ceste, ha ereditato 40 mila euro e non ha esitato a donare tutto quel denaro ai figli: quattro libretti intestati ai quattro figli, ognuno con 10 mila euroBuoninconti è stato condannato anche in secondo grado a 30 anni di carcere per l’omicidio della moglie e attualmente è in attesa del verdetto della Cassazione, a cui farà ricorso non appena saranno note le motivazioni della sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Torino. Il suo avvocato Enrico Scolari fa sapere che: “Era stato scritto e detto, da più parti, che Buoninconti non voleva lasciare nulla dell’eredità di Elena ai figli, che non passava quote per il mantenimento dei suoi quattro figli, che non vede più dal gennaio 2015 quando è stato arrestato dai carabinieri. Ma il gesto di grande generosità che fece anni fa è una realtà importante, anche se vorremmo sapere chi si sta occupando del piccolo tesoretto lasciato dal padre“.

La situazione finanziaria di Buoninconti, detenuto nel carcere di Verbania, è compromessa: riceve ancora una parte del suo stipendio da vigile del fuoco, circa 1000 euro ma tutti i conti sono sotto sequestro, su iniziativa di uno dei suoi ex legali che vuole farsi pagare la parcella per il lavoro svolto nei mesi successivi all’arresto. Si tratta di somme rilevanti che lui non possiede. Ha dovuto pagare gli avvocati per la causa relativa all’affidamento dei figli che avrebbe voluto rivedere e ristabilire i contatti, ma i giudici hanno preferito accogliere la tesi della parte civile e affidare i ragazzi ai nonni materni. Solo a questo punto Michele Buoninconti ha deciso che non avrebbe più dato l’assegno mensile per gli alimenti, visto che non ha più contatti con i suoi figli da tempo.

Il legale di Buoninconti, Enrico Scolari fa sapere che: “È un uomo che ha uno spirito religioso altissimo e le sue preghiere sono sempre rivolte ai figli, che sono sempre al centro dei suoi interessi. È sereno, ha capito che noi difensori, nel secondo grado, abbiamo fatto il possibile per ottenere un’assoluzione o quantomeno una riduzione della pena. Purtroppo la decisione è stata diversa ma il ricorso in Cassazione, potrebbe essere accolto dai giudici”.

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