Bufale social, Boldrini agli sciacalli: “Perché insultate mia sorella morta da anni?”

Dilagano su Facebook e più in generale sui social media gli insulti, le fake news, le bufale e le offese gratuite ai personaggi politici di primo piano. La presidente della Camera, Laura Boldrini, porta alla luce il turpiloquio infame che va avanti da mesi sul web contro sua sorella, che viene data per viva invece è morta da anni, a cui sono attribuite funzioni che non ha mai avuto, e di cui perfino il nome viene sbagliato

Stamani 14 aprile, riporta Repubblica.it, sul suo profilo Facebook Laura Boldrini, terza carica dello Stato, smentisce in prima persona una notizia falsa che la riguarda additando i responsabili che fomentano l’odio in rete. Lo scorso luglio, il sito La Nozione ha pubblicato la foto di un’attrice americana, Krysten Ritter, spacciandola per la sorella di Boldrini e sostenendo che gestisce cooperative di assistenza ai migranti. Su un altro sito, Avanguartia Nera, che genera immagini virali e notizie grottesche, alla sorella della presidente è attribuita una pensione ottenuta a 35 anni.

Tutto falso e perfidamente doloroso, perché è vero che Laura Boldrini aveva una sorella, ma è morta e faceva tutt’altro. Ma nessuno controlla o verifica, così ben presto le condivisioni della bufala diventano migliaia, condite da insulti. “Lo voglio dire a ridosso delle feste di Pasqua – scrive oggi la presidente della Camera su Facebook – proprio nel momento in cui molti si riuniscono in famiglia e con le persone care. La mia unica sorella, morta anni fa per malattia, non si è mai occupata di migranti. Restaurava e dipingeva affreschi”.

“Peraltro, non si chiamava nemmeno Luciana, ma Lucia – aggiunge la Boldrini -. Lo voglio dire a tutti quelli che hanno condiviso sulle loro bacheche e sui loro profili queste e altre menzogne su di lei. E soprattutto a chi ha creato queste false notizie, personaggi senza scrupoli, sciacalli che non si fermano nemmeno davanti ai morti“. Sotto il post, ancora una volta, i nomi di chi ha rilanciato la bufala aggiungendo meschinità allo sciacallaggio. Gli insulti sono spesso sessisti e poi ci sono le minacce di morte, ironicamente amare, visto che colpiscono anche una persona che non c’è più.

Photo credits: Twitter, Facebook

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