È un’abitudine che sta diventando sempre più pericolosa, quella di guidare la macchina parlando al telefonino o chattando e scattando selfie. È la causa principale degli incidenti che hanno per vittime i pedoni, ma non solo
La polizia stradale sta intensificando il programma per contrastare le distrazioni alla guida causate dall’uso dei cellulari, che in Italia restano i principali motivi degli incidenti stradali, sulle strade extraurbane come in città. Dalla Polstrada confermano che lo sguardo fisso sullo smartphone sta diventando un pericolo sempre maggiore anche per i pedoni. Lo riporta Repubblica. “La lotta contro l’uso di cellulari alla guida rientra tra i nostri obiettivi strategici – conferma il direttore del servizio polizia stradale, Giuseppe Bisogno – visto che guidare o attraversare una strada e contemporaneamente utilizzare uno smartphone rientra tra le principali fonti di distrazioni a potenziale lesivo elevatissimo”.
“L’ uso di nuove tecnologie come il Telelaser TruCam, che consente a distanza di constatare il comportamento illecito per poi fermare il veicolo e contestare l’ infrazione al conducente – osserva il direttore del servizio polizia stradale – ha facilitato i nostri interventi. Tuttavia, per far passare il messaggio della pericolosità delle distrazioni causate dai telefonini è necessario modificare prima possibile l’articolo 173 del Codice della strada e prevedere il ritiro immediato della patente a chi guida usando il cellulare“.
Nel 2016, le infrazioni contestate dalla polizia per l’uso di cellulari alla guida sono state 45.428, il 30,5% in più rispetto al 2015 (34.807). La tendenza si conferma nei primi tre mesi del 2017, con 12.110 infrazioni contestate contro le 10.039 dello stesso periodo del 2016 (il 20,6% in più). I dati parziali del 2016 indicano che la mortalità dei pedoni sulle strade italiane è in diminuzione (-12,7% sul 2015). Ma dopo i motociclisti i pedoni sono la categoria che aveva fatto registrare nel 2015 il maggiore aumento in termini di mortalità (+4,2%), cifra in linea con quella del 2014 (+4,9% sul 2013). Se c’è stato un miglioramento, sia per la diminuzione degli incidenti, sia per il numero delle vittime, secondo la polizia stradale dipende proprio dall’aumento delle repressione dei comportamenti pericolosi alla guida.
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