Gli uomini della Guardia di Finanza l’avrebbero preso con le mani nel sacco: arrestato, cioè, mentre intascava una bustarella, segno evidente, per gli investigatori, di corruzione. Ora Walter Pardini, a capo del Fisco a Genova, dovrà rispondere ai magistrati di pesanti accuse. Sospeso dal servizio
Il direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Genova, Walter Pardini, è stato arrestato nella mattina di martedì 11 aprile dalla Guardia di finanza. Il funzionario è accusato di corruzione. La notizia è riportata dal sito web dell’Ansa. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e dal sostituto procuratore Massimo Terrile. Perquisizioni si sono svolte nel suo ufficio in via Fiume. Pardini, sempre stando all’Ansa, sarebbe stato arrestato in flagrante: mentre, cioè, intascava una tangente. Secondo gli investigatori non sarebbe stata la prima volta che il Pardini incassava denaro frutto di corruzione.
“La Direzione regionale della Liguria dell’Agenzia delle Entrate ringrazia e offre la massima collaborazione all’Autorità giudiziaria per far piena luce sulla vicenda che ha portato all’arresto del direttore della Direzione Provinciale di Genova, nell’ambito di un’inchiesta per reato di corruzione – è scritto in una nota ufficiale sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, direzione regionale della Liguria -. Di conseguenza l’Agenzia ha immediatamente adottato la sospensione cautelare dal servizio in attesa del provvedimento dell’Autorità giudiziaria a seguito del quale saranno assunte tutte le misure disciplinari, contrattuali e risarcitorie per tutelare l’istituzione e la dignità dei propri dipendenti che operano onestamente e scrupolosamente”.
“L’Agenzia delle Entrate condanna con risolutezza i comportamenti disonesti – prosegue la nota -, dinanzi al quale adotta con fermezza e celerità sanzioni disciplinari espulsive, e da anni orienta i propri sistemi di controllo interno nell’individuazione e prevenzione di ogni possibile abuso con particolare riferimento ai potenziali comportamenti fraudolenti”.
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