Il super ricercato Igor Vaclavic, detto il “russo”, avrebbe una seconda identità: Ezechiele “il serbo”. Si nasconderebbe fra boschi e paludi nelle campagne dell’Emilia con due pistole e 40 colpi. Massimo dispiegamento delle forze dell’ordine con elicotteri e cani molecolari per catturare l’uomo ritenuto responsabile dell’omicidio del barista di Budrio e della guardia di Portomaggiore
AGGIORNAMENTO ORE 17:25 – Proseguono le ricerche dell killer senza pietà dalla doppia identità: quella di Igor Vaclavic, russo ma anche Ezechiele Norberto Feher, serbo, nato a Sobotica, come si scopre da un suo profilo personale su Facebook secondo quanto rivelano i quotidiani La Nuova Ferrara e Il Resto del Carlino. Con queste due identità, Ezechiele-Igor è indagato formalmente per due omicidi, quello di Valerio Verri, la guardia ecologica uccisa nel Mezzano sabato sera scorso per cui indaga la procura di Ferrara (dove hanno rubricato gli atti con il nome di Igor) e quello di Davide Fabbri, il barista freddato nel suo locale una settimana fa a Budrio, per cui la procura di Bologna ha intestato il fascicolo a Ezechiele. Lo riporta il sito web dell’Ansa
Un’altra nottata di ricerche senza sito. Ma il cerchio si stringe progressivamente attorno a Igor Vaclavic detto “il russo”, che probabilmente invece è serbo. Oltre mille uomini delle forze dell’ordine, tra cui reparti speciali, paracadutisti e cecchini, gli stanno dando la caccia nelle boscaglie emiliane fra il Ferrarese e il Bolognese. L’uomo è ritenuto responsabile dell’omicidio di Davide Fabbri, il barista di Budrio (Bologna), freddato il 1 aprile scorso, dell’uccisione di Valerio Verri e del ferimento di Marco Ravaglia, due guardie ambientali, finiti, sabato 8 aprile, sotto i colpi del super ricercato, durante un controllo nelle campagne ferraresi di Portomaggiore.
CHI È DAVVERO IGOR?
Intanto, dall’Interpol arrivano nuove informazioni sul killer. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, Vaclavic non sarebbe russo, le sue impronte corrisponderebbero a un cittadino serbo conosciuto dalle autorità di Belgrado. Russo o serbo che sia, ci si trova di fronte a un uomo estremamente pericoloso, come ha detto il pubblico ministero della procura di Bologna, sottolineando che “si apre la strada sparando“. Da parte sua il il procuratore capo Giuseppe Amato ha suggerito di “avere prudenza nel muoversi, fare attenzione alle persone che si incontrano” e nel caso in cui si avesse un sospetto sulla sua presenza “segnalare tempestivamente alle forze di polizia senza intervenire direttamente”.
COME SI MUOVE SUL TERRITORIO
L’uomo è fuggito prima su un furgone “Fiorino” rubato per poi abbandonarlo nei pressi di Molinella (Bologna), e poi ha continuato a piedi nella boscaglia: avrebbe con sé almeno due pistole. Una apparterrebbe alla guardia provinciale che ha ferito gravemente sabato sera. I carabinieri, supportati dai reparti speciali, hanno scandagliato per tutta la notte l’area di oasi di Marmorta di Molinella, al confine con il Ferrarese.
DOVE SI NASCONDE
Le ricerche sono particolarmente complicate per la presenza di zone paludose, specchi d’acqua e casolari, luogo ideale per nascondersi. Sono ore di grande tensione anche perché si temono reazioni violente del ricercato braccato da un’imponente dispiegamento delle forze dell’ordine. In campo anche i cani molecolari per fiutare le tracce del ricercato. Nella notte si è alzato in volo anche uno speciale elicottero con i visori notturni, che dall’alto ha ispezionato la zona tra le province di Bologna, Ferrara e Ravenna dove Vaclavic potrebbe nascondersi.
Photo credits: Twitter