Un libro sul comodino di Stefano Masciarelli

Volto noto in film comici e fiction, per i personaggi dei cartoon doppiati e per le apparizioni in tante trasmissioni tv. Ma anche per i suoi spettacoli teatrali e la sua jazz band ispirata ad Alberto Sordi. E per la sua produzione di vino

È tutto questo è molto altro Stefano Masciarelli. Romano, classe 1958, è un creativo per definizione. Narrano le biografie che abbia sbarcato il lunario facendo di tutto. Ma sempre divertendosi. Ha lavorato come bagnino per sette anni, poi si è dato alle indagini come investigatore privato. Ha cominciato a far ridere amici e commilitoni a Verona dove fece il servizio militare. La svolta per lui arriva grazie a un episodio rimasto leggendario: notò un annuncio di Canale 5, in Viale Libia a Roma, in cui si comunicava la ricerca da parte della rete televisiva di un comico capace di imitare la voce di Gianni Agnelli. Dopo 15 giorni fu riconvocato e messo sotto contratto da Terzoli e Vaime.

La consacrazione nel mondo dello spettacolo arrivò grazie alla trasmissione di Serena Dandini Avanzi e successivamente con Tunnel nel 1993. E da lì è cominciata la sua avventura. Ha partecipato a Domenica in, tornando poi nelle edizioni con Mara Venier e nel 2015-16 sotto la direzione artistica di Maurizio Costanzo e la conduzione di Paola Perego. Nel 2015 compare in due promo e in una puntata della web serie Romanzo demenziale – Matti da legare. Ma Stefano Masciarelli non è solo un attore e un comico capace di farci sorridere sempre.

Un libro sul comodino di Stefano Masciarelli

È anche un grande sognatore. Nel senso della parola. Riesce a ricordare molti sogni e desidera comprenderne il significato. E le sue immaginazioni notturne si legano alle sue letture preferite. “Sto rileggendo dopo tantissimi anni L’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud – ci racconta mentre lo contattiamo al telefono -, per un fatto personale: sogno spessissimo e faccio sempre sogni carichi di allegria, di situazioni divertenti….ecco voglio capire perché, che cosa rappresentano nella mia vita, da dove vengono..”. Il sognare è un fil rouge della sua vita: “Quando ero più giovane invece facevo dei sogni eroici: salvavo persone, donne belle…insomma mi sentivo realizzato”.

Quali sono ora i suoi progetti? “Adesso sto continuando a portare in scena lo spettacolo Banche: un ladro in casa con Bebo Storti e Fabrizio Coniglio. Per un anno abbiamo intervistato i clienti truffati dall’acquisto delle obbligazioni fasulle spacciate come forma di risparmio e investimento…ma il nostro è uno spettacolo giocato sul filo del sarcasmo, teatro civile ma che strappi una risata, anche se amara. L’obiettivo è far riflettere sulla tragedia pazzesca che è accaduta”. Intensa, da tempo, l’attività canora di Stefano Masciarelli: “Ho un band da 25 anni, il cui nome è tratto da una battuta di Alberto Sordi-Nando Moriconi in Un americano a Roma…giriamo l”Italia e suoniamo nello spettacolo ‘Stavamo meglio quando stavamo peggio?’, mostriamo i rullini delle macchine fotografiche, le figurine dei vecchi calciatori di un tempo, gli oggetti della vita quotidiana che fu…alla gente piace molto, anche ai giovani che quei tempi non li hanno vissuti”.

Un libro sul comodino di Stefano Masciarelli

Photo credits: Twitter, Facebook

 

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