Era stato massacrato di botte dai titolari di una scuderia nel Torinese perché “hai chiamato Striscia la Notizia…”. Nega, però, lo stalliere. E racconta: “Vivo nel terrore, non dormo più”
“Mi hanno picchiato per ore, mi hanno rotto in più punti un braccio, volevano che mi assumessi responsabilità dei maltrattamenti ai cavalli. Ora ho paura e non dormo più”. È drammatica la testimonianza di Giovanni Santi, lo stalliere del maneggio di Caluso, nel Torinese, al centro della cronache dopo l’arresto dei due titolari. Si tratta di S. C., un uomo di 63 anni, e della sua convivente C. C., di 29, accusati di avere letteralmente torturato lo stalliere perché, a loro dire, aveva chiesto l’intervento della trasmissione Striscia la Notizia.
In un servizio, infatti, i cronisti della rubrica di Canale 5 avevano cercato di scoprire se, come sembrava – e ora c’è un’inchiesta in corso – vi fossero maltrattamenti ai cavalli all’interno del maneggio. Addirittura, secondo alcune ipotesi, una sorta di fossa comune di carcasse degli animali. Ma lo stalliere nega. Dice di non aver mai fatto alcuna denuncia a Striscia la notizia. Resta il fatto che i titolari del maneggio dovranno ora rispondere alla magistratura delle accuse di lesioni, sequestro di persona e tentata estorsione.
Photo credits: Twitter, video credits: Striscia la Notizia