Ha ammesso le sue responsabilità l’aggressore di Yaisy Bonilla, il 21enne di origine colombiana morto dopo essere stato ferito all’alba del 2 aprile davanti alla discoteca Disco Volante di Brescia. Si tratta di un ragazzo italiano di 24 anni. In un video delle telecamere di sorveglianza la drammatica scena
Un giovane italiano di 24 anni con alcuni precedenti alle spalle è stato arrestato per la morte di Yaisy Bonilla, 21enne di origine colombiana, accoltellato all’alba di domenica 2 aprile (erano circa le 5.45 del mattino) all’esterno della discoteca Disco Volante di Brescia. Il 24enne ha confessato nella notte e ora è in stato di fermo. Lo riferisce il sito web del Giorno. All’origine dell’assassinio un litigio terribilmente banale, a quanto sembra, nato per qualche frase di troppo indirizzata dall’italiano alla fidanzata del colombiano. Quest’ultimo ha reagito e l’altro ha estratto un coltello e lo ha colpito.
LA SCENA FUORI DAL LOCALE
La vittima non aveva però trascorso la nottata a ballare in pista, ma stava passando in zona con la fidanzata. Lo confermano anche i proprietari del Disco Volante, inquadrato come club multi culturale dove per entrare è necessario essere registrati. Il lungo elenco di soci comprende più di tremila nomi. Anche quelli dei due fidanzati che però non avevano messo piede nella discoteca ma si sono fermati all’esterno con un amico. Ed è in quel frangente che l’aggressore avrebbe speso qualche apprezzamento nei confronti della fidanzata del colombiano, il quale lo avrebbe invitato ad allontanarsi.
ACCOLTELLATO DAVANTI A TUTTI
L’aggressore dopo aver fatto come gli è stato chiesto, è tornato per dar sfogo alla sua violenza: una coltellata all’addome a Yaisy Bonilla che non ha perso i sensi tanto da arrivare a chiedere alla fidanzata di chiamare i soccorsi. Lo sconosciuto, con in mano il coltello, ha fatto poi perdere le sue tracce mentre la giovane vittima è stata trasportata in ospedale. Ai medici della clinica Poliambulanza le sue condizioni sono fin dall’inizio apparse disperate. E nonostante il delicato intervento chirurgico a cui è stato sottoposto, il 21enne non ce l’ha fatta ed è morto nel pomeriggio del 2 aprile nel reparto di terapia intensiva. “È stato affrontato e si è difeso” hanno raccontato gli amici. Anche la fidanzata, più volte ascoltata dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Brescia, ha sostenuto che “lui ha reagito a una provocazione“.
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