Si tratterebbe di un uomo già ricercato dalla Procura di Ferrara per altri episodi violenti. Non è chiaro come sia fuggito ma secondo gli inquirenti l’uomo è un soggetto pericoloso.
C’è un sospettato per l’omicidio di Davide Fabbri, barista ucciso sabato sera a Riccardina di Budrio, in provincia di Bologna, con un colpo di pistola durante un tentativo di rapina. Si tratterebbe di un ex militare dell’Est Europa, ricercato dalla procura di Ferrara per altri episodi violenti. Sui cruscotti di tutte le auto delle forze dell’ordine c’è la sua foto. Potrebbe essere colui che ha sparato il colpo mortale a Fabbri, ucciso con una pistola Smith & Wesson 9×21 rapinata a una guardia giurata la sera del 29 marzo a Consandolo. Anche il quell’episodio il malvivente aveva sparato alcuni colpi di fucile che aveva anche sabato, quando è entrato nel bar di Budrio per rapinare il titolare.
Venerdì 31 marzo, intorno alle 21, il malvivente è entrato nel locale che funziona anche da bar sparando un colpo di fucile da caccia e ferendo uno dei due clienti presenti. Aveva chiesto di farsi consegnare i soldi presenti nella cassa, ma il Davide aveva reagito e gli aveva sfilato l’arma con cui lo ha colpito, prima di ricevere il colpo mortale a cuore. Gli investigatori pensano che l’omicida abbia ferite o tumefazioni dovute alla reazione della vittima. Non è ancora chiaro se la persona che ha ucciso Davide Fabbri sia fuggita in bici o a piedi. I Ris di Parma sono al lavoro per identificare il dna dalle tracce di sangue lasciate fuori dal locale.
Nel bar c’erano la moglie di Davide e due avventori, uno rimasto ferito da una pallottola. Le indagini dei Carabinieri proseguono senza sosta, nella consapevolezza della pericolosità del ricercato. Oltre al fucile, l’uomo ha ancora con se la pistola rubata alla guardia giurata. Gli inquirenti hanno ricostruito l’identikit di un uomo, probabilmente straniero, alto circa 1,80 e vestito con una mimetica da cacciatore.
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