Venezia, le intercettazioni dei jihadisti pronti a colpire [AUDIO – VIDEO]

Il video dei carabinieri mostra alcune fasi del blitz che ha portato, nel cuore della notte fra il 29 e 30 marzo, a sgominare una pericolosa cellula di kosovari militanti dell’Isis. Erano pronti, secondo quanto loro stessi argomentavano intercettati al telefono, a compiere una strage sul Ponte di Rialto per “guadagnare il paradiso”

A Venezia guadagni subito il paradiso per quanti miscredenti ci sono qua. Metti una bomba a Rialto“. È uno dei passi di una intercettazione riguardante i quattro kosovari bloccati perché ritenuti parte di una cellula jihadista operante a Venezia. Il particolare dell’intercettazione è stato reso noto ieri 30 marzo dal procuratore reggente di Venezia Adelchi D’Ippolito nel corso di una conferenza stampa.

Il magistrato ha sottolineato che i quattro kosovari – tre arrestati e un minore fermato – erano impegnati “in una vera e propria attività di autoaddestramento al fine di prepararsi a compiere attività criminali e attentati da un lato attraverso esercizi fisici e dall’altro esaminando video dei fondamentalisti dell’Isis che spiegavano l’uso del coltello, come si uccide con un coltello”.

È stato accertato anche che compivano simulazioni per confezionate esplosivi fatti in casa. “Da parte di tutti c’era una grande adesione all’ideologia dell’Isis e ai recenti attentati – ha aggiunto d’Ippolito – in particolare quello a Londra del 22 marzo scorso che ha ricevuto grandi consensi e apprezzamenti”. I quattro sono tutti cittadini originari del Kosovo e residenti in Italia con un regolare permesso di soggiorno. Eseguite anche 12 perquisizioni: dieci in centro storico a Venezia, una a Mestre e una a Treviso.

Sgominata cellula dell'Isis nel cuore di Venezia. "Pronti per fare attentato a Rialto"

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Photo credits: Twitter; video credits: RepTv / Carabinieri

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