Rivoluzione WhatsApp: messaggi inviati cancellabili entro 2 minuti

Importante novità sperimentata da WhatsApp: l’applicazione ha deciso di ridurre da 29 a 2 minuti l’arco di tempo entro cui poter cancellare il messaggio inviato e non ancora letto dal destinatario. Attualmente, l’app consente di eliminare i messaggi solo sul proprio dispositivo, lasciandoli visibili al destinatario in quanto salvati sul server. La novità dovrebbe invece servire per modificare/eliminare il messaggio anche sul server di WhatsApp, facendo così sparire le tracce anche sul device del ricevente. L’applicazione ha deciso inoltre di reintrodurre il vecchio Stato di testo, sparito in concomitanza dell’introduzione del nuovo Status in stile Stories di Snapchat e Instagram.

Due minuti di tempo per poter rileggere il proprio messaggio, riflettere su quanto scritto e ‘ritrattare’ le proprie parole una volta inviate. WhatsApp sta sperimentando la riduzione da 29 a 2 minuti dell’arco di tempo entro cui poter cancellare il messaggio inviato e non ancora letto dal destinatario. La novità è stata anticipata al pubblico dall’account Twitter @WABetainfo, che ha invitato gli utenti ad esprimere in un sondaggio il loro parere sulla nuova modalità ‘Revoke‘.

Non è stato ancora reso noto se la nuova ‘Revoca’ preveda o meno un avviso che annunci la cancellazione al destinatario del messaggio. Allo stato attuale, l’app consente di eliminare i messaggi solo sul proprio dispositivo, lasciandoli visibili al destinatario perché salvati sul server. La nuova modalità dovrebbe invece consentire di far sparire le tracce dei messaggi anche sul device del ricevente, modificando/eliminando il messaggio anche sul server di WhatsApp.

Per WhatsApp è un periodo di cambiamenti: l’applicazione, in seguito alle lamentele degli utenti per la sparizione del vecchio Stato di testo in concomitanza con l’introduzione del nuovo tipo di Status in stile Stories, aveva già annunciato la reintroduzione sui dispositivi – entro la fine del mese si marzo – anche della versione originale.

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Photo Credits: Twitter

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