Questa settimana la rubrica di Velvet News “In Libreria” consiglia cinque novità editoriali di diverso genere: una storia di speranza, dovere e amore che ha per protagonista il cuore; una favola moderna per comprendere le pieghe dell’anima; il ricamo di una vita intessuta attorno alla ricerca di un quadro perduto; un saggio provocatorio sul mondo del lavoro per scuotere la politica; la vita avventurosa di un’orfana giapponese sopravvissuta alla bomba atomica
The Crown di Kiera Cass:
Nel regno di Illéa è cominciata una nuova era. E una nuova competizione. A vent’anni di distanza dall’inizio dell’amore tra America Singer e il principe Maxon, infatti, è la loro primogenita, Eadlyn, a doversi confrontare con i trentacinque pretendenti arrivati a Palazzo per conquistarla. Ora, anche per lei, è giunto il momento della scelta più difficile. La sua unica speranza è che alla fine, in qualche modo, dovere e amore vengano a coincidere. Il tempo stringe, ma il cuore ha sempre un modo tutto suo di sorprenderci…
Qualcosa di Chiara Gamberale:
La Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa, ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo. Ma, quando sua madre muore, la Principessa si ritrova “un buco al posto del cuore“. Smarrita, prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a “non-fare qualcosa di importante”. Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del “non-fare”. E del silenzio, dell’immaginazione, della noia: tutto quello da cui era sempre fuggita. Tanto che, dopo avere fatto amicizia con il Cavalier Niente, Qualcosa di Troppo gli si ribella e pur di non fermarsi e di non sentire l’insopportabile “nostalgia di Niente” che la perseguita vive tante, troppe avventure…
La ragazza del dipinto di Ellen Umansky:
Vienna, 1939. Mentre lo spettro della guerra terrorizza l’Europa, i genitori di Rose Zimmer cercano disperatamente un modo per lasciare l’Austria. Non riuscendoci, decidono di salvare almeno la loro giovane figlia. Rose viene così affidata a degli sconosciuti e portata in Inghilterra. Sei anni più tardi, quando la guerra è finalmente terminata, Rose tenta di ricostruire la propria vita devastata: si mette quindi alla ricerca di un quadro di Soutine, appartenuto alla madre, e al quale la donna era legatissima. Dopo essersi trasferita a Los Angeles e aver trascorso lì la propria vita, Rose si imbatterà nuovamente nelle tracce di quel dipinto, diventato per lei quasi un’ossessione, e in Lizzie Goldstein, che ne è entrata in possesso dopo di lei. Tra Lizzie e Rose nasce un’amicizia inaspettata, destinata però a interrompersi bruscamente quando le due donne si troveranno di fronte a una verità dolorosa…
Lavorare gratis, lavorare tutti di Domenico De Masi:
In Europa ci sono 26 milioni di disoccupati. Queste cifre oscillano, ma la sostanza non cambia: le nuove tecnologie distruggono più posti di lavoro di quanti ne creino e questa situazione è destinata ad aggravarsi. Se oggi le macchine sostituiscono gli operai, domani sostituiranno i chirurghi e i manager. C’è qualche possibilità che i nuovi disoccupati riescano a imporre i propri diritti? Da qui un’idea rivoluzionaria: un sito capace di mettere in contatto chi cerca un determinato tipo di lavoratore con il disoccupato in grado di soddisfare la sua domanda. Gratis. Ne deriverebbe un grande scompiglio. E se questo costringesse i governi a mettere finalmente mano a una nuova normativa del lavoro?
Yoro di Marina Perezagua:
H si fa chiamare con una lettera muta, come mute sono le vittime della storia, la stessa lettera che nella tavola periodica indica l’idrogeno, l’elemento alla base della bomba atomica. La sua storia comincia proprio il 6 agosto del 1945, quando il lancio di Little Boy su Hiroshima la colpisce ancora bambina e la sfigura nel profondo. Da quel giorno inizia il suo racconto: una lettera urgente e totale, un’eterna dichiarazione d’amore e di colpevolezza. H, ormai donna cresciuta e sanata nel corpo, vive a New York ed è qui che negli anni ’60 incontra Jim, un marine sopravvissuto agli orrori della guerra, e a cui, solo per pochi anni, era stata affidata Yoro, un’orfana giapponese appena nata alla fine del conflitto. Nell’incontro fra Jim e H, la ricerca di Yoro – la figlia perduta e quella mai avuta – diviene il fondamento di un legame indistruttibile