A Torino è stato negato l’affitto ad una coppia di giovani gay. La notizia ha avuto una risonanza mediatica enorme, tanto che sono scesi in campo a protestare molto politici del Pd oltre che il presidente dell’ArciGay di Torino
Simone Schinocca, 29 anni e il suo compagno, erano pronti a diventare una famiglia; i due ragazzi avevano appena fermato la casa in cui avrebbero dovuto abitare per i prossimi otto anni, quando l’agente immobiliare ha comunicato a Schinocca che la proprietaria di casa aveva cambiato idea, voleva una “famiglia vera”. Il ragazzo, amareggiato e deluso si è sfogato con un lungo post su Facebook che ha avuto una risonanza mediatica immediata: “In un paese che ha (finalmente) le Unioni Civili. Facile dire uguaglianza? Ma poi alla messa alla prova chi affitterebbe, chi darebbe fiducia a una coppia gay, a una coppia straniera, a una persona di colore… così come quaranta cinquanta anni fa non si “fittava ai meridionali” come raccontava mio padre”.
Il post ha avuto tantissime condivisioni in pochi minuti e il popolo del web si è mostrato subito empatico e solidale con la loro storia. La vicenda non è finita così; è subito intervenutoa il presidente dell’ArciGay di Torino, Francesca Puopolo, dichiarando: “Una notizia che ci porta brutalmente indietro di decenni. Si tratta di una grave forma di discriminazione. Pensare che una coppia di ragazzi, che si ama, che vive insieme e che ha progetti per il futuro, non sia ritenuta una vera famiglia pone un grave problema di disparità. La lunga strada per la conquista di una vera e piena uguaglianza passa attraverso una cultura di rispetto e di accoglienza“.
Oltre alla Puopolo, si è fatta sentire anche la voce di alcuni politici del Pd, come ad esempio Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale. “Il nostro è un Paese il nostro che non finisce mai di stupire. Ma si può ancora discriminare sulla base degli orientamenti sessuali, peraltro dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili? Ognuno naturalmente è libero di affittare la casa a chi vuole, ma è davvero sconfortante il fatto che su questi temi non si riesca a fare un passo in avanti”. Infine Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte ha assicurato: “Porterò la mia solidarietà e vicinanza a questi giovani perché è giusto che la Regione ci metta la faccia e lanci un segnale a tutti i piemontesi”.
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