Giacomo Nicolai, 24 anni, di Fermo è stato ritrovato morto con un coltello nel cuore nell’alloggio di Valencia, Spagna, dove si trovava per l’Erasmus. Per la polizia iberica il ragazzo si è ucciso. Interrogati i suoi coinquilini
A un anno dalla morte delle 7 studentesse Erasmus italiane in Catalogna, fra gli studenti universitari nostri connazionali in Spagna si registra un’altra morte violenta. E non per un incidente stradale come nel caso del pullman che sbandò sull’autostrada Valencia-Barcellona. Giacomo Nicolai, 24 anni, studente universitario di Fermo (Marche) di 24 anni, è stato trovato senza vita, martedì 21 marzo, nel suo appartamento a Valencia, dove appunto svolgeva il programma Erasmus. A trovare il corpo sono stati i due coinquilini.
UN COLTELLO NEL CUORE
Tornati a casa, che si trova a via Calle Josè Maria de Haro, in un quartiere vicino al porto della città, hanno visto Giacomo Nicolai ancora nel suo letto: aveva un coltello ficcato nel cuore. Subito hanno chiamato i soccorsi e sul posto sono intervenuti la polizia e i sanitari dell’emergenza medica valenziana. Per il 24enne non c’è stato niente da fare. Per le autorità si è trattato di suicidio.
“NON ABBIAMO DUBBI, SI È UCCISO”
“Fin da subito è sembrato trattarsi di un caso di morte violenta e l’autopsia ha effettivamente confermato quest’ipotesi: una morte violenta di natura suicida senza intervento di terze persone”, ha fatto sapere un portavoce della polizia di Valencia. Sempre secondo l’autopsia, Giacomo Nicolai si sarebbe inflitto “tre colpi con un coltello, l’ultimo dei quali sarebbe stato quello letale. Nessuna persona sospettata, dunque: si tratta di un suicidio”.
INTERROGATI GLI AMICI
La polizia ieri ha ascoltato a lungo i due coinquilini: entrambi hanno dichiarato che Giacomo, la notte precedente alla tragedia, era nella sua stanza da solo e che in casa non era entrato nessuno. Nell’appartamento non c’erano segni di effrazione. Il magistrato inquirente dopo l’ispezione cadaverica effettuata a ridosso del decesso, ha disposto l’esame autoptico.
SCONCERTO E DOLORE A FERMO
Il ragazzo era molto conosciuto a Fermo così come la sua famiglia. Il padre, Stefano, lavora presso la Cassa di Risparmio di Fermo, la madre, Erminia Fidanza, è avvocato. Lo studente aveva anche due sorelle più piccole. Era impegnato politicamente con Forza Italia giovani e aveva partecipato a lungo all’attività del partito. Parenti e amici lo descrivono come una persona solare. I genitori sono in Spagna per seguire le indagini con le forze dell’ordine locali e la procura spagnola ha aperto un’inchiesta. Nicolai frequentava la magistrale di ingegneria a Torino, dopo essersi laureato ad Ancona. La notizia della morte è arrivata a un anno esatto dalla strage del bus in cui morirono tredici studentesse, sette delle quali italiane: il 20 marzo del 2016 le ragazze, anch’esse partecipanti al programma Erasmus e dirette a Valencia, rimasero vittime di un tragico schianto in Catalogna, sull’autostrada Valencia-Barcellona.
Photo credits: Twitter, Facebook
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