Caos voucher: le imprese furibonde. E l’Inps corre ai ripari

Dopo il cambio radicale della normativa, molti imprenditori si sono trovati in difficoltà. Ripristinata la procedura telematica di attivazione

Dalla liberalizzazione totale si passerà all’abrogazione totale (a partire dal 2018). Nel mezzo la data del referendum, problema che però è superato dalla nuova normativa varata in Consiglio dei ministri. È caos all’italiana sui vuocher, i buoni lavoro. E lo dimostra anche l’ultimo pasticciaccio in ordine di tempo che li riguarda: dopo lo stop e relative proteste, infatti, ora l’Inps ha ripristinato sul suo sito la procedura telematica per l’attivazione dei voucher acquistati entro il 17 marzo (data di entrata in vigore del decreto legge che li ha abrogati prevedendo una fase transitoria del loro utilizzo fino al 31 dicembre 2017). La procedura riguarda anche la riscossione e il rimborso dei buoni lavoro.

In pratica l’utilizzo dei voucher acquistati entro il 17 marzo, che potranno essere utilizzati fino al 31 dicembre 2017, “dovrà essere effettuato nel rispetto delle disposizioni in materia di lavoro accessorio previste nelle norme oggetto di abrogazione da parte del decreto”. Lo afferma il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in una nota. Inevitabile, dopo che in questi giorni i centralini delle associazioni di categoria sono stati intasati con messaggi di protesta di imprenditori furiosi per la confusione burocratico-amministrativa generata dal decreto improvviso del Governo.

“Ho comprato i voucher e ora non li riesco ad attivare”, si arrabbia una imprenditrice. “Ho un cameriere in permesso e pensavo di poterlo sostituire chiamando una persona con un voucher, non l’ho potuto fare. Pensavo ci fosse una fase transitoria fino al 31 dicembre”, afferma un ristoratore incredulo degli effetti immediati del decreto. Mentre dai tabaccai i tagliandi dei buoni lavoro scarseggiavano già venerdì mattina (17 marzo) prima del Cdm, a causa dei massicci acquisti del giorno precedente, alle Poste ne sarebbero stati venduti anche sabato, il giorno dell’entrate in vigore dello stop per decreto. Questi non saranno attivabili e quindi bisognerà prevedere una procedura di rimborso.