Attore giovane e già molto esperto, Marco Leonardi ne ha fatta di strada da quando il grande pubblico lo applaudì in Nuovo Cinema Paradiso. Con lui parliamo delle sue letture, del suo cinema impegnato e della fiction in lavorazione su Renata Fonte, l’assessora coraggio uccisa dalla mafia in Puglia
Questa settimana la nostra rubrica “Un libro sul comodino di…” è dedicata a Marco Leonardi, attore, 45 anni appena ma con una già lunga esperienza alle spalle. E nuove avventure cinematografiche e televisive davanti a sé. “Ho terminato un film in Argentina del regista Rodriguez Villa, nel cast anche Harvey Keitel…” ci racconta dopo che lo abbiamo contattato al telefono. “E sto lavorando alla storia di Renata Fonte, che è importante ricordare e, per chi non la conosce, portare alla luce” ci racconta. La storia di Renata Fonte rappresenta bene la cifra impegnata del cinema e della tv che fa Leonardi.
Assessora di Nardò (Lecce), Renata Fonte, del Partito Repubblicano, rimase celebre per le sue battaglie in difesa dell’ambiente nel Salento pugliese: fu assassinata il 31 marzo 1984 mentre rientrava a casa. Si tratta di un omicidio di mafia, il cui autentico mandante, però, non è mai stato individuato, sebbene siano stati condannati gli esecutori materiali dell’assassinio. La signora Fonte fu uccisa probabilmente perché voleva impedire speculazioni edilizie nell’area del parco di Porto Selvaggio, oggi dichiarato Parco naturale regionale insieme alla Palude del Capitano. La fiction, il cui regista è Fabio Mollo (Leonardi è nel cast), e la cui messa in onda su Canale 5 è attesa in primavera, è della società Taodue, che per Mediaset realizzerà anche altri tre film della serie Liberi sognatori: uno dedicato alla vita dell’imprenditore Libero Grassi, uno a quella del giornalista Mario Francese e un altro a quella della poliziotta Emanuela Loi, tutti vittime della mafia.
Marco Leonardi, che viene dal cast del film al cinema Ustica, di Renzo Martinelli (2016), è conosciuto dal grande pubblico grazie alla pellicola di Giuseppe Tornatore, premiata con l’Oscar, Nuovo Cinema Paradiso (1988) e, successivamente, per quella messicana Come l’acqua per il cioccolato (1992) di Alfonso Arau. Nel 1989, ha partecipato al film Scugnizzi, di Nanni Loy, dove interpretava il ruolo di Salvatore Savastano. Nel 2007 ha interpretato Diego Armando Maradona nel film Maradona, La mano de Dios di Marco Risi. E ha ha lavorato inoltre nella fiction di Canale 5 Il capo dei capi.
Quando gli abbiamo chiesto quale fosse il suo libro sul comodino ci ha risposto così: “Uno dei miei libri preferiti in assoluto resta Bangkwang scritto dal giornalista Fabrizio Paladini…un’opera che mi aveva molto impressionato mentre la lessi per le riprese del film Una vita spezzata di Tonino Valerii, in cui raccontavamo proprio quella storia”. Protagonista del film fu proprio Leonardi, nei panni di Angelo, scoperto con dell’eroina nella sua videocamera che utilizzava per realizzare un reportage in Thailandia. È la terribile disavventura di un giovane italiano a Bangkok, dove viene condannato a 16 anni di carcere per spaccio e detenzione di droga. Nel cast, oltre a Marco Leonardi, anche Giancarlo Giannini e F. Murray Abrham, il premio Oscar per l’interpretazione di Salieri in Amadeus.
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