In Libreria

Questa settimana la rubrica di Velvet News “In Libreria” consiglia cinque novità editoriali di diverso genere: la vita artistica e avventurosa della madre di Carla Bruni e di sua sorella Valeria; una storia vera di uomini che hanno salvato secoli di cultura dalla distruzione dell’Isis; un romanzo d’amore sul filo della suspence; la vita della montagna, fra aneddoti e realtà; la lotta e l’entusiasmo di esistere dei B.Livers, i ragazzi degli ospedali

 

Care figlie vi scrivo di Marisa Bruni Tedeschi

In Italia come in Francia, quando si evoca lafamiglia Bruni Tedeschi, si pensa subito a Carla, modella, cantante, giàPremière dame, e a sua sorella maggioreValeria, attrice e regista.Marisa Bruni Tedeschi non è semplicemente una madre. Pianista concertista, appassionata d’opera, ha condotto una vita da artista.E si confessa con grande sincerità, facendoci viaggiare con la fantasia: dai tappeti rossi dei grandi festival alla tavola della Regina d’Inghilterra, da un castello in Toscana all’Eliseo a Parigi. E, per la prima volta, racconta della sua famiglia e dell’amore per i suoi figli: Virginio, grande viaggiatore, Valeria e Carla, il suo orgoglio, famose, indipendenti e generose.

 

 

La biblioteca segreta di Timbuctù di Joshua Hammer:

La biblioteca segreta Timbuctù HammerA Timbuctù, la capitale del Mali c’è da secoli il cuore intellettuale dell’Africa subsahariana, con un tesoro inestimabile di testi religiosi, di algebra, fisica, medicina, giurisprudenza, botanica, geografia, astronomia, persino di educazione sessuale. È questo immenso patrimonio di manoscritti – recuperati rocambolescamente da Abdel Kader Haidara, archivista e bibliotecario – che improvvisamente, nel 2012, si ritrova minacciato dall’avanzata della jihad. Per salvarli Kader recluta un manipolo di coraggiosi bibliofili e organizza un’incredibile operazione alla Monuments Men: oltre 350.000 manoscritti vengono nascosti in casse e bauli, portati al sicuro su carretti trainati da muli…

 

 

Hai conquistato ogni parte di me di Alessandra Paoloni:

Nicoletta Catullo lavora come giornalista per un noto settimanale italiano. Ha ambizioni letterarie e un libro nel cassetto che non ha mai avuto il coraggio di far leggere a nessuno. La sua vita cambia totalmente quando il suo direttore le commissiona un articolo molto particolare: intervistare il cast di una nuova fiction italiana sui Borgia. Nicoletta ha modo non solo di conoscere personaggi già famosi ma anche Luke Grady, un giovane attore che si sta facendo ammirare nel panorama cinematografico italiano. Al termine delle interviste per il suo articolo, la ragazza si ritrova però a firmare, senza saperlo, un documento che la legherà per i mesi a venire a Luke: l’accordo “segreto” che siglerà la “costringerà” a vestire i panni della “finta fidanzata” dell’attore, fino al termine delle riprese della fiction…

 

 

Quasi Niente di Mauro Corona:

Quasi Niente è un’immersione totale nella cultura montanara, tra aneddoti, riflessioni, storie e personaggi destinati a lasciare il segno. Una sorpresa, un incontro magico tra due amici che insieme rievocano la bellezza e la profondità di un antico mondo ormai scomparso, senza nostalgie, lasciando scorrere i ricordi di una magnifica epopea di uomini e donne. Un libro che a partire da una galleria di storie e personaggi propone un’etica del vivere bene, con semplicità, senza mai cadere in alcun moralismo. Frasi fulminanti e di grandissima efficacia, storie toccanti mai raccontate, pensieri sempre radicati in una cultura del fare e della concretezza ormai dimenticata.

 

 

La compagnia del bullone dei B.Livers

“Io sono io, la malattia è la malattia. Siamo due cose diverse”, rivendica con orgoglio Eleonora, stanca degli sguardi pietosi e imbarazzati che suscita la sua testa senza capelli. Quell’atteggiamento lo conoscono bene anche Tony, che si è fatto amputare una gamba per un osteosarcoma; Cecilia, che ha lottato per anni contro la leucemia; Giovanni, diviso fra esami medici e universitari; Miriam, che con l’HIV convivrà per sempre. Sono i B.Livers, ragazzi che gli ospedali li conoscono fin da piccoli, ma proprio tra le corsie hanno imparato che, più forte del dolore e della paura, c’è la voglia di vivere. Per questo si impegnano a trasmettere il loro entusiasmo in ogni cosa che fanno e non concepiscono la parola “impossibile”.

 

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