Elezioni in Olanda: vincono i liberali di destra. Sconfitti gli islamofobi, volano i Verdi

I liberali di destra del Vvd vincono col 21% e 33 seggi su 150. Mark Rutte ottiene il terzo mandato a governare. Geert Wilders, leader carismatico del partito anti immigrati e anti Europa accresce i voti per il suo Pvv ma si ferma a 20 seggi. I Verdi schizzano da 4 a 14 seggi

L’Europa tira un sospiro di sollievo. La diga antipopulismo tiene, in Olanda. Così come aveva tenuto in Austria. I liberali di destra del Vvd di Mark Rutte vincono largamente le elezioni scacciando l’incubo di un’ascesa dei populisti islamofobi e anti-Unione europea di Geert Wilders, fino a qualche settimana fa in testa ai sondaggi.

Mentre mancavano poche sezioni da scrutinare, il partito del leader liberal Mark Rutte è nettamente in testa con il 21,2% dei voti e 33 seggi sui 150 seggi in palio nella Camera Bassa degli Stati Generali d’Olanda, secondo i risultati, ancora non definitivi (365 sezioni su 388) diffusi dalla tv pubblica Nos. I populisti del Pvv di Wilders figurano al secondo posto con il 13,1% e 20 seggi, solo uno di più dei democristiani del Cda (12,4%) e dei liberali progressisti del D66 (12,1%), entrambi, se le percentuali resteranno invariate, con 19 seggi.

Elezioni in Olanda, vincono i liberali di destra. Sconfitti gli islamofobi, volano i Verdi
Geert Wilders, capo del partito anti immigrati e anti Ue

Si conferma l’avanzata dei verdi del GroenLinks, guidati da Jesse Klaver, passati dal 2,3% del 2012 a un 9%, e da 4 a ben 14 seggi. Confermati anche il successo del partito antirazzista Denk, che con il 2,1% (secondo le ultime percentuali disponibili) entra per la prima volta in parlamento con 3 rappresentanti.

D’altronde gli olandesi si sono mobilitati, per scongiurare la vittoria degli xenofobi nel paese che da almeno mezzo secolo è “il più tollerante d’Europea”. Hanno scelto la stabilità e riconfermato Rutte per un terzo mandato. Ma hanno punito pesantemente i suoi alleati, i social-democratici del Pvda. Laburisti in salsa troppo liberale, i cui volti sono stati quelli di Frans Timmermanns (primo vice di Juncker) e Jeroen Dijsselbloem, ministro delle finanze e presidente dell’ Eurogruppo. Un falco troppe volte allineato all’austerità ispirata dal tedesco Schaeuble. I risultati della cura si sono visti nelle statistiche. Non nelle tasche della classe media e operaia olandese.

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Jesse Klaver, leader dei Verdi. Nella prima foto in alto il vincitore Mark Rutte (liberali di destra)

Photo credits: Twitter

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