I carabinieri del Nas hanno eseguito misure cautelari per 9 persone fra dirigenti e dipendenti Asl, e imprenditori. Altri 10 soggetti, compresi pubblici ufficiali, sono indagati
Corruzione e turbativa di appalti nella sanità pubblica di Roma. In pratica tangenti e posti di lavoro in cambio di commesse pilotate ad arte. Queste le accuse in base alle quali mercoledì 15 marzo i carabinieri del Nas della capitale, diretti dal comandante Dario Praturlon, hanno arrestato 9 persone tra dirigenti dell’Asl e imprenditori.
Altre 10 persone sono indagate per traffici di influenze e falso. I provvedimenti sono stati emessi dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma: carcere per due dirigenti di un’Asl e un gestore di laboratori di analisi cliniche, arresti domiciliari per altri 6 tra dipendenti Asl e imprenditori.
L’indagine coordinata della Procura capitolina ha portato, tra l’altro, ad accertare “gravi condotte corruttive e di turbativa di gara pubblica per l’assegnazione di opere manutentive di strutture sanitarie della capitale“. Indagati altri 10 tra dirigenti e pubblici ufficiali, imprenditori privati e altri soggetti ritenuti “coinvolti in una ramificata rete di reciproche facilitazioni affaristiche finalizzate alla realizzazione di profitti e vantaggi personali, perpetrate mediante traffici di influenze e la redazione di false attestazioni”.
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