Nella rete dell’antimafia politici, imprenditori e professionisti dell’area fra Napoli e Caserta. Nei guai anche il consigliere regionale Pasquale Sommese, il sindaco di Aversa De Cristofaro e l’ex sindaco di Pompei D’Alessio
Duro colpo alla criminalità organizzata in Campania all’alba di mercoledì 15 marzo. La direzione distrettuale antimafia e la Guardia di Finanza hanno eseguito 69 ordinanze di misura cautelare in almeno una decina di comuni tra Napoli e Caserta a carico di politici, professionisti, imprenditori e amministratori – in carica o ex – accusati di corruzione, turbativa d’asta e concorso esterno in associazione mafiosa.
Il clan di camorra cui avrebbero fatto riferimento, riporta Repubblica.it, è la cosca degli Zagaria, del cartello dei casalesi. L’inchiesta è condotta, fra gli altri, dai pm Catello Maresca, Maurizio Giordano, Luigi Landolfi , Gloria Sanseverino, con il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. Numerosi gli appalti nel mirino degli inquirenti. Arrestato anche l’ex assessore e ora consigliere regionale Pasquale Sommese, che al momento della notifica del provvedimento è stato colto da malore. Tra i coinvolti anche l’ex sindaco di Pompei, Claudio D’alessio, ai domiciliari.
In particolare, al centro dell’indagine, è finito il “vasto giro di corruzione” che sarebbe stato organizzato, secondo le accuse, da Guglielmo La Regina, il professionista coinvolto lo scorso anno nello scandalo sulla ricostruzione di Palazzo Teti Maffuccini a Napoli (costato una indagine a carico dell’ex presidente regionale Pd, Stefano Graziano, poi completamente prosciolto). La Regina, con altri due imprenditori dell’area di Casal di Principe, e insieme con Alessandro Zagaria, è ritenuto l’uomo che aveva rapporti con funzionari e politici e che veicolava accordi e dazioni corruttive.
In poche parole, per gli investigatori era lui l’artefice del “sistema”. Il consigliere regionale Sommese è indagato per corruzione e turbativa d’asta. Fra gli episodi sotto inchiesta, anche un appalto relativo alla realizzazione dei padiglioni 7 e 8 della Mostra d’Oltremare del maggio 2016. Solo turbativa d’asta l’ipotesi contestata all’ex sindaco di Pompei D’Alessio, con riferimento a un appalto bandito nel 2013 per la realizzazione di un impianto di cremazione vicino al cimitero. Tutti gli indagati potranno replicare alle accuse nei successivi passaggi del procedimento. La difesa potrà proporre ricorso al Riesame contro l’ordinanza cautelare. Su un appalto riguardante la ristrutturazione della casa dello studente di Aversa è indagato – ed è finito agli arresti – invece il sindaco della Citta’ Normanna, Domenico De Cristofaro detto Enrico, riporta ancora Repubblica.it, che deve difendersi dalle accuse di corruzione e turbativa d’asta.
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