Era piena la chiesa di Sant’Idelfonso a Milano, dove nella serata di venerdì 10 marzo si è svolta una cerimonia di preghiera per Fabiano Antoniani, il 40enne tetraplegico e non vedente morto di eutanasia in Svizzera
Una folla composta ha dato l’ultimo saluto, nella serata di venerdì 10 marzo a Milano, a Fabiano Antoniani, dj Fabo, il 40enne tetraplegico e non vedente morto lo scorso 27 febbraio in Svizzera per “suicidio assistito”. “L’idea al centro di questa serata è che Dio ci sta vicino e ci accompagna anche nelle nostre sofferenze e ci dà la forza di camminare”, ha detto durante la cerimonia nella chiesa di Sant’Idelfonso, don Antonio Suighi, il parroco. Inaspettatamente nei giorni scorsi era stato reso noto pubblicamente su Facebook, con un post della fidanzata di Fabo, Valeria Imbrogno, (nella foto sopra, tratta dall’account Twitter di Marco Vento @marcovento80, durante la cerimonia), che un ricordo e una preghiera si sarebbero svolte, aperte a tutti, nella parrocchia in cui Fabiano Antoniani era cresciuto da ragazzo. La richiesta di una cerimonia era venuta in particolare dalla mamma di Fabo.
MINA WELBY: “LA CHIESA È CAMBIATA”
La Curia milanese aveva dato il suo via libera, pur precisando che quelli di Fabo, morto in pratica di eutanasia, non potevano essere considerati funerali cattolici. Perciò appare significativa la dichiarazione, riportata da IlGiorno.it, di Mina Welby, presente alla cerimonia serale per Fabo: “Questa volta la Chiesa fa espressamente un atto pubblico di accoglienza e anche di consolazione”. Il riferimento è alla vicenda del marito Piergiorgio Welby, morto nel 2006, favorevole all’eutanasia, come del resto lo stesso Fabo, ma al quale, una volta deceduto, non erano stati concessi i funerali in chiesa, a Roma, per espresso divieto della Curia e del cardinale Camillo Ruini.
LE PAROLE DEL SINDACO
Nella chiesa di Sant’Ildefonso a Milano era presente anche il sindaco, Giuseppe Sala, che ha voluto esprimere “la vicinanza prima da cittadino che da sindaco”. Sala ha detto anche che “il Governo ha il dovere di portare a termine la legge sul fine vita”. Tanti gli amici e i parenti, ma anche semplici cittadini, che hanno riempito la chiesa. Tra loro Valeria Imbrogno, la fidanzata di Fabo.
L’APPELLO DELLA FIDANZATA
“L’amicizia, quella vera, è quella che mi ha chiesto di spiegare oggi a tutti – ha detto la ragazza, secondo le parole riportate da IlGiorno.it – di spiegare quella scelta di odio e amore verso le persone che ci sono state ma poi si sono allontanate. Alla fine, mi dicevi ‘mi bastate te e la mia mamma’, ma chi ti conosce veramente sa che non era così e che ne soffrivi. Ma in quella sofferenza hai trovato la forza di tornare libero, il Fabo che eri prima”. Poi, rivolgendosi alla platea ha detto: “Vi prega di non essere tristi perché ora lui vola”. Marco Cappato, l’esponente radicale che ha accompagnato Dj Fabo in Svizzera per il suicidio assistito, è arrivato in chiesa abbracciato alla mamma di Fabiano Antoniani.
FUOCHI D’ARTIFICIO
Uno spettacolo di fuochi d’artificio ha poi salutato dj Fabo fuori da Sant’Ildefonso. Al termine della cerimonia, infatti, le porte della chiesa si sono aperte e, mentre le persone uscivano, sono partiti i fuochi nel piazzale antistante.
(LEGGI ANCHE: BEPPINO ENGLARO: “LA VITA È LIBERTA’. NON PUO’ DIVENTARE UNA CONDANNA”)
Photo credits: Twitter, Facebook, e @marcovento80
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