Allieva in Veneto, la ragazza, 18 anni, era alla quarta interruzione di gravidanza. Ha avuto un malore in classe dopo aver assunto una grossa quantità di pasticche. Come se non bastasse è stata condannata a 15 giorni di reclusione per procurato aborto
Dramma in una scuola del Veneto. Una ragazza di 18 anni, studentessa a scuola, ha avuto un forte malore mentre si trovava in classe durante le lezioni. Subito, spaventati, i compagni e l’insegnante hanno compreso che si trattava di qualcosa di grosso: la ragazza dava segni di forte disagio. Nulla di passeggero, quindi, occorreva, al contrario, chiamare immediatamente i soccorsi. Partita la telefonata, in breve tempo sono arrivati i medici e l’ambulanza del 118 per trasferire d’urgenza la giovanissima all’ospedale.
Lì i sanitari hanno scoperto che la 18enne stava abortendo. Per la quarta volta. Uno shock, considerata anche e soprattutto l’età della studentessa. La ragazza aveva già subito tre interruzioni di gravidanza mentre era ancora minorenne e fidanzata sempre con lo stesso ragazzo, dal quale sarebbe stata lasciata. A raccontare l’incredibile vicenda è stato Il Giornale di Vicenza che ha spiegato in un articolo come, per procurarsi l’aborto, la giovane avesse assunto una grande quantità di medicinali.
In particolare aveva ingerito pasticche di un farmaco contro gli spasmi addominali, il quale, se assunto in grosse in quantità, provoca le interruzioni di gravidanza. Indagando sul pregresso della ragazza, è emerso inoltre che la 18enne era stata in precedenza curata e persino denunciata dalla polizia per procurato aborto. Martedì 7 marzo, secondo quanto riporta Il Giornale di Vicenza, la ragazza è stata condannata a 15 giorni di reclusione.
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