Milano, prende fuoco una baracca: donna morta carbonizzata

Prende fuoco una baracca nella quale si rifugiavano alcuni senza tetto in zona Vigentino. I vigili del fuoco hanno rinvenuto il cadavere di una donna. Un uomo ha riportato ustioni gravi sul 30 per cento del corpo. Ancora incerte le cause.

Sembrava una sera come un’altra quando, verso le 23.30 del 7 marzo, in un area verde dove vi sono diverse baracche abitate dai senzatetto, tra via dell’Assunta e via Broni, in zona Vigentino a Milano, è scoppiato un incendio. Alcuni residenti hanno dato l’allarme chiamando il 115. Rapido l’intervento da parte dei vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere l’incendio e a mettere in sicurezza l’area. Ancora incerte le cause del rogo: sul caso sta indagando la polizia.

Una volta spento il rogo, entrando nella baracca che aveva preso fuoco, i vigili del fuoco si sono trovati davanti ai loro occhi un corpo carbonizzato, probabilmente di una donna che al momento non è stato ancora identificato. Mentre uno straniero, di circa quarant’anni ancora da identificare, è stato soccorso perchè aveva ustioni gravi sul corpo, soprattutto sulle mani forse per aver tentato di spegnere l’incendio. Il 118 è intervenuto portando l’uomo all‘ospedale Niguarda dove è stato ricoverato in terapia intensiva: le sue condizioni sono gravi ma sarebbe fuori pericolo.

Per la vittima non c’è stato nulla da fare: il fuoco si è diffuso molto velocemente, sfruttando la presenza di materiali facilmente infiammabili, causandole ustioni letali su tutto il corpo. Non si conoscono ancora le generalità della donna. I medici, nel frattempo, tengono sotto osservazione l’uomo ferito, non ancora identificato. La polizia e i vigili del fuoco stanno cercando di capire le cause dell’incendio, non ancora note. Presumibilmente, hanno spiegato i pompieri, si tratta di baracche abusive dove la notte vi si rifuggiavano i senzatetto per trovare del tepore nelle notti ancora fredde di Milano.

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