A Tignes, nella Savoia francese, dove già il 13 febbraio una slavina aveva ucciso 4 persone, una nuova valanga ha travolto un gruppo di sciatori sull’unica pista aperta. Non ci sarebbero vittime ma la paura è stata tanta
Ancora una valanga sulle Alpi. Si è abbattuta nella mattina di martedì 7 marzo sulla pista di sci “Carline” della stazione di Tignes, uno dei siti sciistici più frequentati delle Alpi francesi, in Savoia. Diverse persone sono state coinvolte dal distacco di una massa nevosa ma, dopo che le prime notizie hanno riferito di almeno dieci sciatori dispersi, la Gendarmeria ha comunicato che non si è avuta nessuna vittima.
L’allerta è stata data dalle forze dell’ordine poco dopo le 10 del mattino. Tutta la zona è stata chiusa, e i soccorritori sono arrivati sul posto. Il 13 febbraio, Tignes era già stata colpita da una valanga, che aveva provocato 4 vittime: un maestro di sci e tre sciatori di una stessa famiglia, tutti su un fuori pista. Lo scorso 2 marzo, cinque giorni fa, altre due valanghe erano piombate quasi nello stesso momento su diversi scialpinisti in Valle d’Aosta, in Val Veny (Courmayeur) e fra La Thuile e Morgex. In quel caso furono in tutto 3 i morti e 5 i feriti. Fra le cause di così frequenti incidenti mortali sulla Alpi c’è anche, sostengono gli esperti, il clima mediamente non abbastanza freddo, con punte di temperature a volte primaverili mentre siamo ancora in inverno.
La massa di neve che si è staccata oggi 7 marzo in Savoia, si è abbattuta sulla “Carline” che è l’unica pista aperta di tutto il comprensorio, considerate le pessime condizioni meteo, che hanno impedito agli elicotteri di sorvolare la zona. Mezzi di soccorso di alta montagna sono quindi affluiti anche dalle località vicine. Il rischio di valanghe questa mattina nella stazione di Tignes era di 4 su 5.
“Secondo testimoni, ci sono molte persone sotto la valanga”, aveva precisato inizialmente alla France Press una portavoce regionale della Gendarmeria, specificando anche che le operazioni di soccorso erano rese difficili dall’assenza di visibilità che impediva l’invio di elicotteri costringendo i soccorritori a muoversi a piedi. Più tardi l’annuncio che ha spazzato via le apprensioni: “Molti sciatori – ha comunicato la stazione sciistica – sono stati investiti dalla neve e poi recuperati dal personale. I soccorsi sono stati subito messi in atto e, in seguito alle operazioni di ricerca, non vi sono vittime”.
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