Risolto il giallo della morte della famiglia Troadec: il cognato confessa

Li ha uccisi tutti e quattro per una disputa sull’eredità. Dopo diverse ore di interrogatorio, l’ex cognato di Pascal Troadec, arrestato ieri, 5 marzo, ha confessato.

La famiglia Troadec era scomparsa vicino a Nantes: un padre, una madre, due figli. La notizia aveva attraversato il mondo: come può una famiglia svanire nel nulla? Poi l’amare verità: sono stati uccisi. Dopo diverse ore di interrogatorio il cognato ha confessato l’omicidio, per questioni economiche. Era in corso una disputa sull’eredità. Pascal Troadec è stato arrestato ieri, 5 marzo, insieme all’ex moglie.

Secondo una prima ricostruzione i cinquantenni Pascal e Brigitte, i loro figli Sébastien, 21 anni, e Charlotte, 18 anni, sarebbero stati assassinati con un oggetto contundente nella loro abitazione di Orvault, dove sono state rinvenute consistenti quantità di sangue. Identificato come Hubert C, il presunto omicida e la sorella erano già stati ascoltati dagli investigatori all’inizio delle indagini. La svolta è arrivata quando gli esperti della scientifica hanno trovato il Dna del cognato di Pascal a casa Troadec e nell’auto di Sebastien, rinvenuta a Saint-Nazaire. La scomparsa della famiglia era stata denunciata dalla sorella di Brigitte che si era allarmata per il lungo silenzio e l’insolita mancanza di comunicazioni. Della famiglia Troadec non si avevano notizie dal 16 febbraio.

Il capo famiglia era impiegato presso una ditta che produce insegne e lei presso l’ufficio delle imposte a Nantes, dove con la famiglia abitava da circa 12 anni. Le traccedi sangue trovate nella casa fanno pensare “che sia una scena di una violenza”.  I cellulari della famiglia non sono stati più usati dalla notte tra il 16 e il 17 febbraio. Non si conoscono ancora i dettagli, ma l’omicidio potrebbe essere stato a lungo premeditato. Pascal Troadec non ha ancora rilasciato dichiarazioni, al momento è detenuto in carcere in attesa di processo.

Photo Credits: Facebook

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