Il pilota romagnolo Stefano Togni, campione del Trofeo Moto estate 1000 Open 2016, ha perso la vita in seguito ad un drammatico incidente durante le prove libere all’autodromo di Vallelunga.
Il mondo del motociclismo è in lutto per la morte di Stefano Togni che ha perso la vita in un drammatico incidente, sul circuito romano di Vallelunga, durante delle prove libere. Campione in carica del Trofeo Moto estete, il pilota di Savignano aveva da poco compiuto 31 anni lo scorso 28 gennaio. Stefano lascia la moglie Camilla con la piccola Aurora di tre anni.
Il tragico incidente è accaduto nel pomeriggio di domenica 19 febbraio .Una disgrazia che lascia senza parole. Stefano Togni stava effettuando delle prove libere con la sua moto e la pista era molto affollata. Non si conoscono bene le motivazioni di quanto è successo: potrebbe trattarsi di un guasto al motore, dell’esplosione dello stesso, di uno sbandamento o una conseguente rovinosa caduta al fine di evitare un altro pilota in pista, oppure di un malore. Sarà l’autorità giudiziaria a stabilire cosa è realmente accaduto. Il pilota è stato subito soccorso e trasportato con l’elisoccorso al Policlinico Gemelli di Roma, con diverse fratture ed una emoraggia interna. Per lui non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore ha cessato di battere in serata poco prima della mezzanotte.
L’ultimo suo successo nel 2016, la vittoria al trofeo nazionale amatoriale “Moto estate”. Nel 2007 aveva vinto il Campionato Italiano minimoto categoria Open C, cinque campionati regionali, gli assoluti d’Italia. Nel 2008 il passaggio nelle moto 600 Super Sport. Due incidenti al Mugello e a Misano lo avevano tenuto lontano dalle piste fino al 2009, quando è tornato nei dilettanti. Gli organizzatori del Trofeo Moto estate scrivono sul loro sito ufficiale: “È successo a Vallelunga in una giornata di prove per togliere la ruggine invernale: girava in scioltezza provando un po’ di cose sulla sua Yamaha. E poi la caduta e il tragico destino”. Probabilmente il funerale verrà svolto a Savignano nel fine settimana.
Photo Credits Facebook
