Giuseppe, camionista, stava trasportando viveri e aiuti ai terremotati del Centro Italia. Si è visto multare perché il suo camion superava il tonnellaggio consentito. Colletta degli abitanti di Amatrice per pagargli la sanzione
Era arrivato a portare aiuti ai terremotati con un camion. Ha avuto una multa da 4 mila euro per essere passato sull’unica strada che, a tutt’oggi, collega in maniera diretta Amatrice con la Via Salaria, visto che il centro storico è ancora ingombro di macerie ed edifici non puntellati e non è stato riaperto al traffico privato. E ora le vittime del sisma del 24 agosto 2016 stanno facendo una colletta per aiutarlo a pagare la sanzione. L’assurda vicenda è raccontata dal Corriere della Sera, in un articolo a firma di Virginia Piccolillo.
Venerdì scorso 17 febbraio Giuseppe era arrivato, con un mezzo messo a disposizione gratuitamente da una ditta edile, per distribuire aiuti. Cose concrete che possono essere recapitate subito. Dal pellet delle stufe per scaldarsi nei container perché la temperatura nella notte scende sottozero, ai saponi, al mangime per gli animali. E ha imboccato la Romanella: una strada ormai nota alle cronache per essere stata promossa durante il post-sisma a chiave di volta del traffico per la cittadina distrutta dal terremoto. Citata ogni volta che bisognava rispondere alle lamentele del sindaco Sergio Pirozzi – racconta il Corriere della Sera – sull’urgenza di una migliore viabilità, evidenziando i lavori, appena compiuti per rinforzare il Ponte a Cinqueocchi: capace ora di sostenere il via vai continuo di mezzi pesanti dell’esercito, dei vigili del fuoco e della protezione civile.
Ma per il camion di Giuseppe, di 75 quintali, è tornato improvvisamente in vigore il limite di 35 quintali che esisteva quando il ponte era pericolante. Ed è scattata la multa. Davvero? “Come no – assicura Giuseppe a Virginia Piccolillo del Corriere della Sera -. Mi dispiace. Ma soprattutto per questa gente. Hanno bisogno di tante cose. Portavamo cibo per loro, cibo per gli animali, cose utili. Non era un auto-articolato era un semplice camion. Tornerò. Ma con la mia macchina”.
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