Il ministro dei Trasporti va giù duro, in un fuori onda, contro Matteo Renzi, reo di non aver fatto “neanche una telefonata” per evitare la probabile scissione del Pd, attesa per domenica. Poi però ha corretto il tiro, dichiarando l’opposto, dopo l’intervista di Matteo Renzi di oggi 17 febbraio al Corriere della Sera, in cui l’ex premier fa un appello alla minoranza perché resti nel partito
Un video di Repubblica Tv, che vi mostriamo, è sintomatico della situazione di grande travaglio ma anche di duro scontro interno al Partito democratico in queste ore. Per domenica prossima 19 febbraio è prevista l’assemblea in cui c’è il serio rischio che si formalizzi la scissione dell’ala sinistra della formazione politica guidata da Matteo Renzi. Giovedì 16 febbraio, al mattino, nella sede nazionale del Pd a Roma, si è svolto un forum sul trasporto pubblico della capitale. Al banco dei relatori – come mostra il video – siedono tra gli altri il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il presidente della Commissione Trasporti della Camera Michele Meta. Mentre inizia il convegno, i due parlano delle vicende interne al partito.
“Barano o fanno sul serio?”, chiede Meta con probabile riferimento alla minoranza del partito che minaccia la rottura. “Una parte ha già deciso”, risponde Delrio, il quale però non risparmia critiche anche ai renziani che pensano che con la scissione “diminuiscano i posti da distribuire” ma “non capiscono un cazzo” perché la frattura “sarà come la rottura della diga in California, c’è una crepa, e l’acqua dopo non la governi più”. Delrio poi parte all’attacco di “Matteo” che “non ha fatto nemmeno una telefonata per evitare la rottura“. E per questo dice il ministro rivolto a Meta “Sia detto tra me e te…si è litigato di brutto…perché non è possibile trattare così questa cosa…“Anche se non nominato per cognome, difficile non pensare che il riferimento sia segretario del Pd Matteo Renzi.
Oggi venerdì 17 febbraio, invece, Graziano Delrio, prima di partecipare al Consiglio dei ministri, ha dichiarato, all’opposto: “Io credo che il segretario (Matteo Renzi, ndr.) abbia concretamente dato segnali di amplissima disponibilità”. “L’intervista di oggi del segretario – ha continuato – l’appello di Renzi, la parola d’ordine ‘non andatevene, venite’, è il segno di un’attenzione e di una disponibilità che io credo vada raccolta e adesso davvero non ci sono alibi per chi pensava che Renzi volesse sdegnosamente mandare fuori qualcuno, che non avesse la capacità di fare una telefonata. Ha fatto più di una telefonata ha fatto un ultimo appello, ha detto che questa è la casa di tutti. Lo ha ripetuto più volte”.
Photo credits: Twitter; video credits: RepTv