Anis Amri, il cittadino tunisino ritenuto l’autore della Strage di Berlino e ucciso da due poliziotti italiani durante un conflitto a fuoco a Sesto San Giovanni il 23 dicembre scorso, stava apparentemente cercando di raggiungere Palermo, dove aveva conosciuto una donna.
Emergono nuovi dettagli su Anis Amri, il cittadino tunisino ritenuto il killer della strage di Berlino di lunedì 19 dicembre 2016 e ucciso a Sesto San Giovanni quattro giorni dopo durante un conflitto a fuoco con due poliziotti italiani. Secondo l’ipotesi che stanno ricostruendo gli investigatori della Digos di Milano, coordinati dal pm Alberto Nobili del dipartimento antiterrorismo, Amri stava probabilmente cercando di raggiungere la città di Palermo, dove era stato in carcere e aveva conosciuto una ragazza, con la quale avrebbe avuto anche una storia.
I due si sarebbero conosciuti durante un permesso di uscita nel periodo di detenzione a Palermo di Amri tra il 2011 ed il 2015 e sarebbero rimasti in contatto fino a pochi mesi fa, tra settembre e novembre, quando il tunisino aveva già raggiunto la Germania. Stanto alle informazioni raccolte sul suo passato, Amri, negli anni trascorsi nel nostro Paese, avrebbe pensato di sposare una ragazza italiana per ottenere la cittadinanza. La donna è stata ascoltata dagli investigatori, ma ha negato di essere mai venuta a conoscenza dei piani di fuga di Anis Amri dopo la strage di Berlino. Della vicenda, anticipata dal TG3, si sta ora occupando la Digos.
Nei giorni scorsi, la ‘Bild’ ha reso nota la decisione della Germania di non premiare con alcuna onoreficenza i due poliziotti italiani che il 23 dicembre scorso intercettarono e uccisero in un conflitto a fuoco Anis Amri. Gli agenti sono considerati dai tedeschi tendenti all’apologia di fascismo a causa di alcune fotografie di Mussolini, saluti romani e frasi di estrema destra apparsi sui social network.
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