Omicidio Loris: rigettata la richiesta dei domiciliari per Veronica Panarello

È stata rigettata la richiesta di arresti domiciliari per Veronica Panarello, madre di Loris ucciso con delle fascette nel novembre 2014.

Loris Andrea Stival aveva 8 anni ed era figlio di una coppia di Santa Croce Camerina: il padre è un autotrasportatore, la madre è casalinga. Frequentava la terza presso la Scuola elementare “Falcone Borsellino”, frequentava perché Loris a scuola non c’è più tornato. Il 29 novembre del 2014 il bambino è stato accompagnato a scuola  dalla madre poco prima delle 8:30, l’orario di inizio delle lezioni. Una vigilessa che controllava la zona a quell’ora ha confermato di avere visto il bambino mentre a piedi si avvicinava al cancello. La madre è tornata a riprendere il figlio intorno alle 12:30, alla fine delle lezioni del sabato, ma Stival non c’era e nessuno lo aveva visto dentro alla scuola quella mattina.

Nel pomeriggio il suo corpo è stato ritrovato nei pressi di un vecchio mulino, a quasi 5 km dalla scuola. La procura ha confermato che la più probabile causa di morte è asfissia da strangolamento, seguita da una caduta: sono state infatti rilevate ferite alla testa di vario tipo, compatibili con una caduta da un’altezza stimata tra i 3 e i 5 metri. Dopo indagini attente e meticolose, la madre, Veronica Panarello viene accusata formalmente dell’omicidio, sospettata inizialmente per forti incongruenze nelle sue versioni dei fatti che poi cambieranno, sino ad ammettere che lei, quel giorno, non ha un’idea preciso di cosa sia successo.

Il caso torna agli onori della cronaca per la notizia che Il gup del Tribunale di Ragusa, Andrea Reale, ha rigettato la richiesta degli arresti domiciliari per Veronica Panarello, per mancata notifica agli avvocati delle parti offese cioè al legale di Davide Stival, papà del bimbo, Daniele Scrofani, e del nonno Andrea, Francesco Biazzo. Cosa sarà successo? Un errore di forma?

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Photo Credits: Twitter

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