Una liceale di 15 anni molestata e picchiata su un treno pendolari a Milano in pieno giorno. Nessuno sente le sue grida. E infuria la polemica sulla sicurezza a bordo dei convogli. Uno dei due aggressori, pare nordafricani, forse l’aveva contattata insistentemente sui social network. Avances che lei aveva respinto
Quindici anni appena. Una ragazza del liceo, come tante. Tornata a casa a Vigevano, giovedì scorso 9 febbraio, non ha avuto il coraggio di raccontare subito cosa le fosse accaduto. Ma il giorno dopo durante una lezione a scuola ha avuto capogiri e nausea. A quel punto si è confidata con le compagne che l’hanno accompagnata in ospedale e hanno avvertito i genitori. In ospedale le è stato riscontrato un trauma cranico e altre lesioni, come la rottura di una costola.
PALPEGGIAMENTI, CALCI E PUGNI
Cosa era successo? Secondo quanto lei stessa ha raccontato alle forze dell’ordine, la studentessa è stata picchiata e molestata sessualmente in pieno giorno, a bordo di un treno diretto da Milano a Vigevano. Ad aggredirla sarebbero stati due uomini nordafricani. Dapprima gli aggressori hanno cominciato a palpeggiare la ragazza poi sono passati alla violenza, colpendola con calci e pugni. La 16enne ha riferito che in quel momento il vagone era vuoto e che nessuno ha sentito le sue urla di aiuto. I due nordafricani sono poi scesi a una stazione successiva e sono fuggiti. Adesso è caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine.
HANNO ATTESO CHE L’AMICA SCENDESSE
L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di giovedì 9 febbraio, ma, schiacciata dall’angoscia, dalla paura e dal dolore, lei lo ha denunciato solo venerdì 10. Si è decisa a farlo dopo che, a seguito del malore avuto a scuola, è stata visitata in una clinica milanese e i medici le hanno riscontrato un trauma cranico, contusioni multiple e la frattura di una costola. La giovane ha raccontato di essere salita giovedì pomeriggio sul treno che parte verso Vigevano dalla stazione di Porta Genova, a Milano. Era insieme a un’amica, che però è scesa alla stazione di Abbiategrasso, lasciandola sola. La ragazza, allora, è stata avvicinata sul treno da altri due passeggeri, i soli presenti, che le hanno usato violenza.
CONTATTI SUI SOCIAL
La sedicenne avrebbe avuto in precedenza dei contatti con uno degli aggressori su un social network. È uno dei particolari emersi nel corso dell’audizione protetta della studentessa. Gli investigatori della Squadra Volante e della Polmetro hanno cominciato a visionare le immagini delle telecamere di sorveglianza del treno che era partito da Milano, secondo quanto scritto sul sito web dell’agenzia Ansa, alle 14.42 del 9 febbraio. Dalle immagini – è la speranza degli investigatori – sarà forse possibile identificare con certezza gli aggressori e vagliare tutta la dinamica dei fatti.
Photo credits: Twitter