Nessuna medaglia di riconoscimento da Angela Merkel ai due agenti di Sesto San Giovanni che bloccarono e uccisero il terrorista della strage di Berlino al mercato di Natale nel 2016. “Sono fascisti” è l’accusa dei tedeschi. Sui loro profili social (ora oscurati) foto del Duce, saluti romani, frasi razziste
I due poliziotti italiani che il 23 dicembre scorso intercettarono e uccisero a Sesto San Giovanni (Milano), durante uno scontro a fuoco, il terrorista del mercatino di Natale di Berlino, Anis Amri, 24 anni, tunisino, non riceveranno alcuna onorificenza in Germania. Il motivo? Gli agenti sono considerati tendenti all’apologia di fascismo a causa del fatto che sui propri profili social hanno postato fotografie di Mussolini, saluti romani e frasi di estrema destra.
COSA SUCCESSE QUELLA NOTTE
La notizia arriva dal quotidiano tedesco Bild. Il giornale ha rivelato che il governo della cancelliera Angela Merkel stava considerando l’idea di dare una medaglia a C. M. e a L. S. Come è noto i due agenti bloccarono Amri alle 3 di notte fuori la stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni. Gli chiesero i documenti nell’ambito di un’operazione di controllo di assoluta routine. Non sapevano chi avevano davanti. Anis Amri, responsabile della morte di 12 persone e del ferimento di altre 55 il 19 dicembre a Berlino, quando alla guida di un tir fece irruzione al mercato di Natale, estrasse una pistola. E sparò. Uno dei due poliziotti fu colpito e rimase ferito. L’altro reagì a uccise il giovane terrorista.
NAZIFASCISMO, I TEDESCHI NON CI PASSANO SOPRA
Angela Merkel aveva subito ringraziato la polizia italiana e i due agenti. Ora, però, la Bild dice che, secondo due ministri dei quali non cita i nomi, l’onorificenza è fuori questione. Sui profili di Facebook e di Instagram, presto oscurati dalla Questura di Milano dopo lo scontro di Sesto San Giovanni, i due poliziotti avevano pubblicato fotografie e commenti di chiara ispirazione di estrema destra, qualcosa su cui nessun governo tedesco può transigere né sminuire.
CHE COSA HANNO POSTATO I DUE AGENTI?
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, L. S., 29 anni, l’agente che ha sparato ad Amri, aveva mostrato su Istagram una sua fotografia in cui fa il saluto romano; una fotografia di Mussolini dove definiva il Duce “tradito” e i traditori “infami”; e un post scritto in occasione di un 25 aprile nel quale diceva che non avrebbe festeggiato perché lui è “dalla parte di quella Italia, di quegli italiani, che non tradirono e non si arresero”. C. M., 36 anni, il poliziotto ferito da un colpo sparato da Amri, pare invece che condividesse su Facebook post tratti da siti razzisti e anti-immigrati, in più avrebbe pubblicato la fotografia di una bottiglia di Coca-Cola, quelle con i nomi propri sull’etichetta, con la scritta Adolf (il riferimento può essere percepito come ad Adolf Hitler).
IL VERO MOTIVO DELL’IRRITAZIONE TEDESCA
Probabilmente, è questa l’analisi del Corriere della Sera, l’autentica ragione per cui il governo della Germania ha fatto marcia indietro sull’idea di una medaglia ai nostri agenti è dovuta non tanto alle opinioni politiche estremiste, peraltro censurabili, dei due poliziotti di Sesto, ma al fatto che i due non abbiano esitato a renderle di pubblico dominio sui social network. Si tratta di due membri delle forze dell’ordine e, date le loro manifeste scelte politiche di estrema destra, qualcuno può sempre pensare che non siano sereni quando affrontano alcune delle questioni di ordine pubblico più delicate: per esempio quelle che riguardano gli immigrati. Più in generale, anche la reputazione della Polizia può subirne un danno. Per non prendere nessun rischio, i tedeschi hanno rinunciato a rendere loro onore.
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