Allarme meningite: insegnante di 55 anni muore a Milano

Scoppia un altro caso di meningite a Milano e la preoccupazione verso questa infezione continua a salire.

AGGIORNAMENTO DEL 10 FEBBRAIO 2017: LA DONNA RICOVERATA PER MENINGITE E’ PURTROPPO DECEDUTA

Si tratta di un’insegnante di 55 anni che è stata subito ricoverata in ospedale a causa di una infezione da meningococco che le avrebbe attaccato organi vitali.  La donna insegna nella scuola milanese Curie Sraffa di via Fratelli Zoia 130, che si trova nella zona ovest della città. E’ stata portata ieri all‘ospedale di San Paolo dove è ricoverata presso il reparto di rianimazione con uno “choc settico in sepsi meningococcica”, ma le sue condizioni sembrerebbero molto gravi. Per i famigliari e colleghi che sono stati in contatto con l’insegnante sono al momento in corso profilassi anti meningococco, e la Ats di Milano deve valutare se sia il caso anche preoccuparsi per gli alunni delle sue classi.

Pochi giorni fa anche un altro ragazzo Gennaro Canfora è stato ricoverato a causa della meningite e purtroppo non è riuscito a sopravvivere a causa di un peggioramento dell’infezione. I suoi organi sono stati donati con l’approvazione della famiglia, mentre sono stati eseguiti degli accertamenti per tutte le persone che erano in contatto con il ragazzo di 25 anni, che lavorava in un pub rinomato di piazza Chiodo, nella città di La Spezia.

Secondo l’Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute il 10 per cento della popolazione sana trasporta batteri della meningite inconsapevolmente, cioè è infettata senza ammalarsi e solo raramente la condizione diviene aggressiva e pericolosa. Dopo la notizie delle numerosi persone infette e morte a causa del meningococco è aumentata la richiesta di vaccini, ma come spiega Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive, parassitarie e immunoimmediate dell’Istituto di sanità: ” La corsa alla profilassi, ha creato dei problemi perché quando si dice di tenere le coperture vaccinali elevate intendiamo laddove la vaccinazione viene raccomandata, non indiscriminatamente a tutta la popolazione. Invece si è creata una situazione di panico e di allarme non giustificata. Da qui l’ingolfamento dei centri vaccinali”.

Allarme meningite: insegnante di 55 anni in condizioni gravissime

 

 

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