Malasanità, pazienti a terra e topi in corsia: è il dramma di troppi ospedali

Situazione critica all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, ma non sono mancati episodi anche nel Torinese. Cosa fare per evitare il caos?

Pazienti stesi a terra per essere curati, strutture fatiscenti e persone ammassate in stanze strette nel pronto soccorso. E ancora una volta il problema dei ricoverati sulle barelle, alcune prese in prestito dalle ambulanze, che così non ne hanno più a loro disposizione per gli interventi d’urgenza. È la situazione dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, documentata da un servizio televisivo di Luca Abete, inviato di Striscia La Notizia. Da giorni ad esempio, in assenza di letti, un uomo è ricoverato, di fatto, su una sedia.

Nel suo servizio Abete ha mostrato i nuovi locali del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco, che però, non si sa per quale motivo ancora non sono utilizzati. I dirigenti non hanno voluto dare spiegazioni. Non basta, in troppi ospedali ancora, non solo a Napoli, ma anche in altre parti d’Italia, a cadenze regolari tornano i topi. E non mancano le foto che ne testimoniano la presenza: nei bagni, nei corridoi, nei pronto soccorso.

Come quando, lo scorso mese di agosto, a Chieri (Torino) un uomo di 79 anni era arrivato da poco in ambulanza all’ospedale. Il caso fu riportato da La Stampa. L’anziano aveva una forte crisi respiratoria ed era stato immediatamente intubato e sistemato sopra una barella nel corridoio del pronto soccorso. Arrivano due infermieri, devono mettere un catetere al paziente, sollevano il lenzuolo e, tra lo stupore e la paura di tutti, salta fuori il topo. L’animale, probabilmente spaventato, morde l’anziano e poi fugge inseguito da un infermiere che riesce a cacciarlo in strada.

La situazione resta comunque particolarmente grave nel Napoletano. Destarono un profondo scalpore, all’inizio di gennaio, filmati e fotografie (come la foto in alto) di pazienti curati stesi a terra sul pavimento, al più sopra semplici plaid, o materassine, che avevano fatto il giro dei social network, rilanciati dalle Tv, come il Tg5, e anche da alcuni parlamentari, come il deputato di Forza Italia Paolo Russo. Era accaduto, in particolare, all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola. Dopo le denunce da parte di alcune persone, era scattato l’intervento, il 9 gennaio, dei carabinieri del Nas (Nucleo anti sofisticazione). E c’era stata anche la dura presa di posizione del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che aveva chiesto di “avviare immediatamente le procedure di licenziamento dei responsabili del pronto Soccorso e del presidio ospedaliero di Nola”.

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Photo credits: Twitter

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