Negli ultimi 20 giorni sono morti di tumore circa 8 bambini che abitavano nella Terra dei Fuochi. Le mamme disperate manifestano contro la mancanza di attenzione del governo verso il grave problema.
A rivelarlo sono le mamme aderenti al “Comitato vittime della Terra dei fuochi”: negli ultimi 20 giorni hanno perso la vita 8 bambini che risiedevano nella Terra dei Fuochi, area situata in Campania, tra le province di Napoli e Caserta, a causa di un tumore.
Il 6 Febbraio hanno manifestato contro la mancanza di attenzione verso un problema che è in realtà evidente: come possono queste malattie non essere legate alle sostanze tossiche che inquinano il territorio? “Mia figlia, quattro anni, ha un tumore al cervello e quindi ha dovuto affrontare la chemio. Quando varchi la porta di quel corridoio dove soffrono tante creature entri in un mondo a parte e ti accorgi che non sei il solo papà distrutto. No, purtroppo come te ce ne sono tanti altri. E allora cominci a chiederti il perché: come è possibile che il cancro attacchi tante giovanissime vite?” dichiara Fabio Mazzei, padre di Ginevra, un bambina al momento in cura al Pausilipon.
Nello “Studio Sentieri” del 2016, l’Istituto Superiore di Sanità afferma che c’è un enorme aumento di tumori tra i bambini della terra dei fuochi già a partire dal loro primo anno di vita, ed anche “un’elevata prevalenza alla nascita di malformazioni congenite in aree caratterizzate anche dalla presenza di siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi”. A causare la registrazione di ammalati e ricoverati d’urgenza non sono soltanto i rifiuti ma anche le condizioni socioeconomiche: più si tratta di persone con poca disponibilità economica più sono vulnerabili. L’allarme però riguarda in particolare in più piccoli: “Questi bambini non riposeranno mai in pace, perché per loro non c’è giustizia”, dichiara alla stampa una delle tante mamme che cercano di attirare l’attenzione delle istituzioni.
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