Durante un controllo a Aulnay-sous-Bois, non lontano dall’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi, Théo, 22 anni, sarebbe stato picchiato e poi abusato. Tre poliziotti sono indagati per violenze, uno per stupro
Gravissimi incidenti nelle banlieues di Parigi. A Aulnay-sous-Bois, alla periferia della capitale francese, non lontano dall’aeroporto Charles De Gaulle, quella fra martedì 6 e mercoledì 7 febbraio è stata una notte molto pesante. Una decina di auto e due ristoranti sono stati dati alle fiamme, la polizia è intervenuta in modo massiccio mentre un elicottero sorvolava la zona, alla fine 26 persone sono state arrestate.
È il terzo giorno che i giovani di Alnauy protestano contro l’aggressione di cui è stato vittima Théo, 22 anni. Tre poliziotti sono indagati per violenze, uno per stupro. Secondo il racconto del giovane, – così come illustrato da Stefano Montefiori per il Corriere della Sera – durante un’operazione di polizia la settimana scorsa nel quartiere difficile «Rose des Vents», gli agenti hanno ordinato a un gruppo di giovani di mettersi al muro. Uno è stato schiaffeggiato e quando Théo ha protestato è stato gettato a terra e riempito di manganellate. «Mi insultavano in ogni modo, mi hanno gridato negro, puttana, mentre mi picchiavano. Ho avuto il riflesso di fare il possibile per spostarmi poco più in là, dove sapevo che la videocamera di sorveglianza almeno avrebbe ripreso la scena». Uno dei quattro agenti è accusato di aver violentato Théo con il manganello, procurandogli una grave ferita.
Portato al commissariato, il giovane è apparso subito in gravi condizioni. I soccorritori hanno deciso il ricovero di urgenza e Théo è stato operato. Poche ore dopo è stato diffuso il video che mostra l’aggressione dei quattro poliziotti (quello che vi mostriamo in alto). Da allora a Aulnay è esplosa la rabbia, l’aggressione al ragazzo è sentita come l’ennesima prova del razzismo e della tendenza all’intimidazione delle forze dell’ordine. La polizia si difende negando la violenza sessuale ed evoca un «incidente involontario» con il manganello. La difesa di Théo è stata assunta dal più noto principe del foro francese, l’avvocato Eric Dupond-Moretti.
Photo credits: Twitter
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