I genitori di Fabio Di Lello, l’uomo che a Vasto ha ucciso il ragazzo (Italo D’Elisa) che aveva investito mortalmente la moglie (Roberta Smargiassi), hanno parlato a cuore aperto in un’intervista a ‘La Repubblica’: “Scusa di tutto, Italo. Avevamo chiesto che nostro figlio venisse ricoverato. Roberta era incinta”.
Lina e Roberto sono la mamma ed il papà di Fabio Di Lello, l’uomo che a Vasto ha ucciso a colpi di pistola Italo D’Elisa, il ragazzo che alcuni mesi prima aveva investito mortalmente sua moglie Roberta Smargiassi. Dopo giorni di silenzio, hanno deciso di raccontare il loro dolore attraverso un’intervista concessa a ‘La Repubblica’. “Scusa di tutto, Italo. Eri solo un bambino. Ci dispiace tanto. Arrivare a ‘sto punto, nostro figlio… Due giorni prima del delitto sono andata dallo specialista, uno dei tre da cui Fabio era in cura” – ha raccontato la madre – “Gli ho detto: ‘Mio figlio sta male, sta davvero molto male, ricoveratelo’. Ci ha risposto che non era possibile ricoverarlo, se non era lui a chiederlo. Dopo la morte di Roberta, Fabio saltava il muro del cimitero per restare con lei anche la notte. (…) Ormai avevamo paura di lui, delle sue reazioni: non gli potevi dire nulla, si infuriava subito. Aveva smesso di lavorare, non faceva più nulla, diceva che i soldi non servono, pensava solo al cimitero”.
Sulla pistola con cui il figlio ha ucciso Italo, il padre Roberto ha detto: “Aveva il porto d’armi da una decina d’anni, andava a sparare al poligono. Abbiamo scoperto ora anche noi che ha comprato la pistola dopo la morte di Roberta. Qualche volta aveva detto ‘Adesso mi compro la pistola’, mai che l’aveva fatto davvero. E lui di chiacchiere ne faceva tante. La legge doveva togliergli il porto d’armi”. E la mamma Lina: “A volte diceva ‘Io l’accido, quello là‘, ma è un modo di dire”. Ancora papà Roberto: “Lo richiamavo di brutto. Gli dicevo: ‘Mi vuoi rovinare? Quanto posso vivere io? Cinque, dieci anni… e tu mi fai questo?’. Ultimamente diceva che lo vedeva passare qui davanti con una piccola Chevrolet nera guidata dalla sua ragazza. Diceva che passavano, rallentavano, lo guardavano e poi ripartivano. E io: ‘E che t’ha fatto? La strada è di tutti’. Ma lui urlava: ‘Ci penso io!‘, e usciva sbattendo la porta. Era diventata un’ossessione”.
Poi, la rivelazione di Lina: “Roberta era incinta. Non l’abbiamo mai confermato, prima d’ora. Erano iniziate le nausee ma volevano farci la sorpresa. La notte in cui è morta stava tornando a casa a preparare il rinfresco per dircelo il giorno dopo”.
Photo Credits: Twitter