Virginia Raggi, due le polizze a sua insaputa: “Non mi dimetto” [VIDEO]

La sindaca, interrogata dai pm, apprende che esistono due polizze vita stipulate da Salvatore Romeo di cui lei è beneficiaria. “Non ne sapevo nulla, sono sconvolta. Ma non mi dimetto”. Parla anche Romeo, ex capo della segreteria di Raggi: “L’ho fatto per motivi affettivi ma tra me e lei nessuna relazione”. Per la procura non c’è reato

All’indomani dell’interrogatorio della sindaca di Roma Virginia Raggi, nell’ambito dell’inchiesta sulla nomina del fratello di Raffaele Marra, ex capo del personale del Campidoglio, che la vede indagata per falso e abuso, spuntano due polizze vita a lei intestate da Salvatore Romeo, ex capo della segreteria politica della sindaca. La prima cittadina dichiara: “Non ne sapevo nulla. Mi sento ancora in M5S, e non mi dimetto”. E per la procura non ci sarebbe reato.

ROMEO: “POLIZZA A RAGGI PER AMICIZIA”

Voglio anche chiarire che non c’è stata e non c’è alcuna relazione fra me e Virginia Raggi. Sottolineo che la sindaca così come tutti gli altri beneficiari non erano a conoscenza del mio operato fino a ieri“. Così in un post su Facebook l’ex capo della segreteria politica di Virginia Raggi, Salvatore Romeo. “Ho letto inesattezze che necessitano precisazioni – prosegue il post -: non avendo moglie né figli, ho indicato fra i beneficiari delle polizze, sempre e solo in caso di mia morte, le persone che più stimo. E fra queste c’è anche Virginia Raggi, indicata come beneficiario – in caso di mia morte – di una polizza da 30 mila euro il 26 gennaio 2016, quindi prima che fosse anche solo candidata sindaco della Capitale”.

RAGGI AI PM: “ECCO PERCHÈ MI FIDAVO DI MARRA”

“Mi apriva le porte del Campidoglio, è un profondo conoscitore delle norme che regolano la macchina amministrativa“. Questo in sintesi quanto riferito dal sindaco Virginia Raggi, nel corso dell’interrogatorio, in merito al ruolo svolto da Raffaele Marra, ex capo del personale del Comune e braccio destro del sindaco fino al giorno giorno dell’arresto, nel dicembre scorso, per l’accusa di corruzione.

POLIZZE: PER LA PROCURA NON C’È REATO

Sono due le polizze vita stipulate da Salvatore Romeo con beneficiaria, in caso di morte, Virginia Raggi. Una da 30 mila euro stipulata nel gennaio 2016 e priva di scadenza, l’altra da 3000 euro con scadenza 2019. Per gli inquirenti non costituirebbero fatto penalmente rilevante in quanto non emergerebbe un’utilità corruttiva. Si tratta di polizze da investimento che non presuppongo la controfirma del beneficiario. Entrambe le polizze sono state mostrate alla sindaca ieri nel corso dell’interrogatorio. Virginia Raggi, secondo quanto si è appreso, è letteralmente “caduta dalle nuvole“. Le polizze, secondo quanto si è appreso, erano da investimento e per quanto riguarda quella con scadenza, l’importo maturato può essere ritirato solo dall’investitore mentre il beneficiario può entrare in possesso del danaro sono in caso di morte del primo.

MA LE CAUSALI SONO DI FANTASIA

Figlia” e “motivi affettivi“. Queste le causali, ritenute “fantasiose” anche perché Romeo non ha figli, sulle polizze stipulate da Salvatore Romeo. In una di quelle stipulate a favore di Raggi la dicitura riportata si riferiva a “motivi affettivi”. In tutto Romeo ha investito 130 mila euro in polizze sulla vita, sette con Intesa-San Paolo per 90 mila euro, scegliendo come beneficiari anche altri attivisti M5S e impiegati del Comune di Roma.

Salvatore Romeo
Salvatore Romeo, ex capo della segreteria politica della sindaca di Roma Virginia Raggi

(LEGGI ANCHE: ACCUSATA DI FALSO E ABUSO D’UFFICIO, VIRGINIA RAGGI SOTTO TORCHIO DAI MAGISTRATI. E SCOPPIA IL CASO POLIZZA)

Photo credits: Twitter; video credits: YouTube

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