Debora non sarebbe stata a letto a dormire, quella sera. Ma avrebbe aiutato il fratello a sbarazzarsi del corpo di Isabella. Ora sono accusati, oltreché di omicidio, non più di occultamento ma di distruzione di cadavere
Spunta un nuovo video nella vicenda di Isabella Noventa. Per la prima volta è stato mostrato un filmato in cui appaiono immagini finora mai viste, all’interno dell’auto di Debora Sorgato. È accaduto il 1 febbraio nel corso dell’udienza preliminare con la quale il giudice doveva decidere se mandare a processo l’ex fidanzato della Noventa, Freddy Sorgato, sua sorella Debora e Manuela Cacco. I tre sono accusati di omicidio.
Isabella Noventa fu assassinata la notte del 15 gennaio 2016, forse a seguito di un violento gioco erotico finito male. Il suo corpo non è mai stato ritrovato, ma da un anno il “terzetto” è in carcere. Durante l’udienza il pubblico ministero ha mostrato in Aula per la prima volta alcuni fotogrammi di un filmato dove si vedono due persone all’interno dell’auto della sorella di Freddy Sorgato (nella foto in alto, dall’account Twitter di Vito Francesco Paglia, un’immagine della presunta Golf di Debora Sorgato all’interno della quale ci sarebbero state due persone). Gli avvocati difensori dei due fratelli hanno chiesto di visionare il filmato e quindi il giudice ha disposto un rinvio.
Per l’accusa, invece, quei fotogrammi sarebbero una prova inequivocabile che Debora Sorgato non era a letto a dormire ma nel cuore della notte stava aiutando il fratello sbarazzarsi del cadavere di Isabella. La procura ha inoltre mutato uno dei capi di imputazione, oltre all’omicidio, per tutti e tre gli accusati: da occultamento di cadavere – che prevede una pena massima di 3 anni -, a distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, che prevede una pena massima di 7 anni.
E dopo tanto tempo, distrutta dal dolore, è tornata a parlare Ofelia Rampazzo, 84 anni, la mamma di Isabella Noventa. Lo ha scritto il Mattino di Padova. “Oltre ad aver ucciso mio figlia hanno tolto la voglia di vivere anche a me, non riesco a darmi pace“, dichiara la signora Rampazzo. “Mi affido totalmente alla giustizia e spero in un regolare processo e in una pena giusta come lo sarebbe solo l’ergastolo. Per tutti e tre. E voglio indietro il corpo di mia figlia“. “Me l’hanno processata e condannata a morte – ha detto ancora -, si sono permessi di ucciderla e non si sono mai pentiti. Per questo devono pagare”.
Photo credits Twitter: @vito_fra_paglia; Venezia Today; Chi l’ha visto?
