Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria: territori sotto la costante paura del sisma. Altre scosse fino a magnitudo 3.2 nella notte fino al mattino del 26 gennaio
Nessuna tregua per le popolazioni terremotate, costrette a vivere da lunghi mesi con l’incubo costante delle scosse che continuano senza sosta. Sedici nuove scosse di terremoto si sono verificate infatti dalla mezzanotte fino alla mattina di oggi 26 gennaio. A poco più di una settimana dall’ultima serie che mercoledì 18 gennaio ha fatto tremare il Centro Italia, provocando anche la valanga che ha sepolto l’hotel Rigopiano uccidendo 29 persone, il sisma continua a tormentare gli abitanti di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
Nella notte tra mercoledì e oggi giovedì 26 gennaio la scossa più forte, di magnitudo 3.2 e ad una profondità di 10 chilometri, è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) alle ore 2.35. L’epicentro è stato localizzato a soli 4 chilometri da Amatrice, provincia di Rieti, e a 7 chilometri da Campotosto (provincia de L’Aquila).
Dal sisma del 24 agosto che la rase al suolo, Amatrice non ha più avuto pace: con il terremoto di mercoledì 18 gennaio è crollato anche quel che rimaneva del campanile del paese. E nella notte questa scossa ancora vicinissima al borgo.
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