È ormai salito a più di 20 persone il numero delle vittime della tragedia all’hotel Rigopiano in Abruzzo, travolto esattamente una settimana fa da una spaventosa valanga seguita al terremoto. In un’informativa al Senato il presidente del Consiglio annuncia: “A giorni un decreto” per rafforzare la Protezione Civile
Ore 19:01 – Estratta un’altra vittima: sono 25 le persone morte, restano 4 dispersi da ritrovare. Sono 11 i sopravvissuti.
AGGIORNAMENTO Ore 11:24 – +++ Il bilancio ufficiale sale a 24 morti, 5 i dispersi. Trovato morto anche il receptionist del Rigopiano, Alessandro Riccetti: ad annunciarlo è il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo sul suo profilo Facebook +++.
Altri due corpi sono stati estratti, nelle prime ore di mercoledì 25 gennaio dalle macerie dell’hotel Rigopiano, spazzato via da un’enorme valanga alle pendici del Gran Sasso il 18 gennaio. Si tratta dei corpi di un uomo e una donna. A una settimana dai fatti il bilancio ufficiale, delle vittime, ancora provvisorio, sale così a 23 persone, mentre sono ancora 6 i dispersi. Sono 11 i sopravvissuti.
STEFANO FENIELLO
E purtroppo non ce l’ha fatta Stefano Feniello, il 28enne originario di Valva (Salerno). Il suo corpo privo di vita è stato estratto ieri 24 gennaio dalle macerie. “È una notizia che non avrei mai voluto ricevere – dice il sindaco, Vito Falcone – eravamo consci che con il passare dei giorni le possibilità di ritrovarlo in vita diminuivano sempre più”. Il piccolo comune del Salernitano in questi giorni si è stretto attorno alla famiglia Feniello. Una famiglia numerosa, ben sette fratelli, molti dei quali in questi giorni sono andati a Pescara per dare sostegno ad Alessio, il papà di Stefano, che nei giorni scorsi si era detto pronto a chiedere giustizia con la massima determinazione se suo figlio non fosse tornato vivo.
IL PREMIER: “11 MILA CITTADINI ESEMPLARI”
“Siamo orgogliosi dei nostri soccorritori, sono cittadini italiani esemplari . ha dichiarato oggi 25 gennaio in Senato il premier Paolo Gentiloni -: forte e unanime deve essere il sentimento di riconoscenza per le 11 mila persone intervenute che si prodigano per salvare vite. Rimarranno impresse – ha aggiunto il premier – le immagini dei lutti ma anche quelle delle vite salvate, dello Stato che mobilita tutte le proprie energie e arriva in mezzo alla tormenta con sci e pelli di foca. Il dispiegamento delle forze, coordinate dalla Protezione Civile, è stato molto rilevante: dalle 4-5mila persone del 16-17 gennaio alle oltre 11 mila impegnate ieri e questo per raggiungere le frazioni isolate e soccorrere le persone in difficoltà con 3581 interventi di soccorso via terra e 32 elicotteri con oltre 300 missioni.
IN 200 SOLO A RIGOPIANO
“A Rigopiano – ha sottolineato il premier – sono state dispiegate 200 persone il massimo possibile. Nel momento di picco della crisi, il 19 gennaio, le utenze non allacciate hanno raggiunto il numero considerevole di 177 mila, oggi ne sono rimaste solo alcune alcune centinaia nel teramano”. Se ci sono stati ritardi e responsabilità saranno le inchieste a chiarire. Il governo non teme la verità. Abbiamo una Protezione Civile all’avanguardia e la prossima settimana vareremo un decreto mirato”.
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