Circa duecento persone che vivono a Pozza, frazione di Acquasanta Terme (Ascoli) sono state fatte sgomberare: lasciano le proprie case perché potrebbe arrivare una slavina, individuata grazie ai droni
Pericolo imminente di slavine. Per questa ragione sono state evacuate, stamani 21 gennaio, una quarantina di famiglie, di circa 4 o 5 membri ciascuna, dalla frazione di Pozza, ad Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno. “Abbiamo già emesso un’ordinanza di evacuazione – spiega all’Adnkronos il vicesindaco di Acquasanta Terme, Luigi Capriotti – e abbiamo trovato le strutture ricettive sulla costa che ospiteranno le famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni per il pericolo di valanghe”.
“È stato grazie ai droni che hanno sorvolato le aree circostanti per un controllo – spiega Capriotti – che ci siamo accorti del pericolo: hanno mostrato grandi masse di neve che si stanno per staccare. Perciò, abbiamo deciso di portare via le persone prima che accada l’irreparabile”.
“Qui ci sono quattro-cinque metri di neve. Stiamo liberando le strade per consentire l’arrivo dei mezzi per portare via le persone – conclude il vicesindaco – Ci stiamo organizzando, anche se con qualche difficoltà data l’enorme quantità di neve”. Nelle Marche come in Umbria la situazione meterologica è drammatica. Le frazioni ancora isolate della provincia di Ascoli Piceno sono state quasi tutte raggiunte, anche se con molta difficoltà. La Protezione civile regionale informa che ancora 800 utenze restano disalimentate. L’Umbria, in particolare, è al gelo: a Cascia la temperatura ha raggiunto -14 gradi. A Norcia -7 gradi.