Terremoto Centro Italia, slavina sull’ Hotel Rigopiano. I vigili del fuoco: “Spazzato via”, ma sta arrivando una nuova tempesta di neve.
«Scavavo con la pala, con le mani, con un ramo… la sonda ci aveva fatto capire che lì, sotto tre metri di neve, c’era qualcuno. E io nella mia testa ci parlavo, con quella persona. Arrivo, arrivo, resisti…ti riporto io a casa. Sei troppo forte, non puoi morire così, dai che arriviamo. E invece»: è la drammatica testimonianza dei soccorsi che sono sul posto, a Farindola, dove una slavina ha travolto l’Hotel Rigopiano. Stanno cercando di salvare tutti gli intrappolati (per il momento ad uscire sono stati in 8), ma a Pomeriggio 5, Barbara D’Urso, ha annunciato una terribile notizia: sta arrivando una tempesta di neve che potrebbe compromettere tutte le operazioni.
Durante i soccorsi avevano detto anche: «Dovevamo stare molto attenti a eventuali nuove slavine, dovevamo aggirare alberi caduti, c’era una bufera di neve fortissima. Insomma: era una situazione rischiosa ma non c’era una soluzione b». «Per entrare dove poi sono state recuperate le prime vittime abbiamo scavato un buco, una specie di tunnel verticale nella neve che in quel punto, cioè sopra il solaio della struttura crollata, era alta due-tre metri» «Questo turno non si chiude come avrei voluto. Se avessi salvato qualcuno strappandolo alla neve e alle macerie sarebbe tutta un’altra storia», a parlare è maresciallo Lorenzo Gagliardi, che comanda la stazione del soccorso alpino della guardia di finanza di Roccaraso (Aq), raccolta da Repubblica, fra i primi soccorritori ad arrivare all’hotel Rigopiano travolto dalla slavina.
L’area da controllare è stata suddivisa fra le squadre e, per lavorare fra blocchi di neve, tronchi spezzati e macerie, i soccorritori stanno usando la loro normale dotazione da alpinismo: i tecnici piantano le sonde nelle neve e, quando incontrano un ostacolo, spalano con la flebile speranza di estrarre qualcuno ancora vivo.
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