Svelati alcuni dei pensieri raccolti in carcere dalla tabaccaia veneziana accusata, con Freddy e Debora Sorgato, dell’assassinio di Isabella Noventa.
Il settimanale ‘Giallo‘ ha pubblicato alcune pagine del diario segreto della Cacco, attualmente in carcere in attesa di processo insieme ad i fratelli Sorgato per l’omicidio di Isabella Noventa. A carico della tabaccaia anche l’accusa di stalking. Tantissimi i pensieri rivolti al suo ex fidanzato Freddy, di cui è ancora follemente innamorata. Scrive la Cacco: “Ciao amore mio, muoio senza parlarti, senza vederti, 3 anni e mezzo con te e tutto d’un tratto ci hanno separati, divisi, allontanati. Io ti amo da morire come quando mi dicesti ‘seguimi’ la prima volta. Continuo ad amarti, perché sapevo che eri mio”. “Freddy, sei l’unico che deve uscire – Manuela Cacco ricorda quando Freddy le disse che la considerava più importante di Isabella, riportando una frase – Mi dicesti: ‘Senza di lei posso vivere. Senza di te, no!'”.
Sul diario di Manuela, Isabella viene offesacon ferocia insensata. A volte, invece, è completamente ignorata. Ecco un altro passaggio chiave delle suescrittura, attualmente al vaglio degli inquirenti: “Non so che fare, ho detto quello che mi sembra sia giusto. Dire quello che ho detto, secondo me, ho scelto il male minore. Dicevi sempre: ‘Uno dei due fuori’, secondo i miei ragionamenti sei l’unico dei due che deve uscire. Io ho dovuto confermare tutto quello che ho detto, purtroppo ho dovuto cedere. Mi odio per questo. Ho trasgredito a quello che tu mi dicevi ‘Tieni duro’. Ma non ce l’ho fatta. La mia forza di combattere si è annientata. Mi sono spaventata. Non sono stata brava”.
“Da quando sono qui in carcere mi sveglio tutte le mattine con te accanto – si legge sul settimanale Giallo -. Sai che eri e che sei la meravigliosa creatura, la mia ottava meraviglia. Penso a tutto quello che abbiamo fatto in questi 3 anni. Non riesco a pensarti una volta vicino a lei… l’ho rimossa dalla mente. Dovrebbe dispiacermi, ma la mia mente ha ancora dei puzzle da unire”, conclude. La storia di una tragedia che continua a impressionare il Paese.
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