Al sisma si somma la neve alta e il freddo polare. Molte delle zone colpite il 18 gennaio – dall’Abruzzo al Lazio sugli Appennini – sono isolate. Una persona è morta, un’altra è dispersa. Si cercano gli ospiti di un albergo a Rigopiano (Pescara) travolto da una valanga. Quattro violente scosse in quattro ore: è un terremoto “di tipo nuovo” per i sismologi
AGGIORNAMENTO ore 23:48 – Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) – riferisce un comunicato – si sta dirigendo in Abruzzo nel comune di Farindola (Pescara) in località Rigopiano per ricercare i dispersi sotto la valanga che si è abbattuta sull’omonimo albergo. “Testimoni sul posto in contatto con il Soccorso Alpino riferiscono che l’albergo era occupato da circa 20 ospiti ai quali si aggiungono i dipendenti in servizio. Secondo queste prime testimonianze, almeno tre persone sarebbero state travolte da neve e altro materiale trasportato dalla valanga. Il Soccorso Alpino sta intervenendo con quattro squadre provenienti dall’Abruzzo e dalle regioni limitrofe”. Il cadavere di un anziano di 83 anni è stato recuperato dalle macerie della sua stalla crollata per le abbondanti nevicate e le scosse a Castel Castagna (Teramo). C’è un disperso: un uomo travolto da una slavina ad Ortolano, frazione di Campotosto (L’Aquila).
Le drammatiche condizioni meteo, con la neve alta anche due metri, stanno aggravando pesantemente la situazione dei terremotati del Centro Italia, colpiti nella mattina di oggi 18 gennaio da 4 forti scosse di un nuovo sisma, deflagrato sulla stessa faglia di quello di Amatrice, lo scorso 24 agosto. La magnitudo è stata superiore ai 5 gradi della scala Richter. Per il momento non risultano feriti o vittime, ma si sono verificati crolli. Una persona è dispersa a Campotosto sotto una slavina. Una mamma e il suo bambino sono stati estratti vivi dalle macerie nel Teramano, in Abruzzo. E le strade sono paralizzate: chiuse le autostrade abruzzesi.
Secondo l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv),non si è mai vista una serie di terremoti succedersi con queste modalità: la successione di quattro sismi di magnitudo superiore a 5 nell’arco di tre ore “è un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si manifestato” dice il sismologo Alessandro Amato. E l’esercito rafforza la sua presenza nelle aree colpite.
Proprio ad Amatrice si riferisce il video che vi mostriamo, tratto da TgCom24: il palo di un cartello stradale trema violentemente all’arrivo della scossa. “Siamo per strada, sommersi dalla neve e non riusciamo nemmeno a scappare – è la testimonianza di una donna che vive in una frazione di Pizzoli, provincia dell’ Aquila, in Abruzzo -. Le automobili non possono muoversi per via della neve”. Ma si tratta di una realtà terribile per tutta la zona colpita dal terremoto di oggi: dall’Aquilano fino ad Amatrice nel Reatino, passando per Arquata nelle Marche e toccando l’Umbria. Le stesse zone già devastate dai terremoti di agosto e di ottobre dello scorso anno.
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