Categorie: Cronaca

Maturità: cosa cambia a partire dal 2018

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A partire dal 2018 ci sarà un altro grande cambiamento per la scuola italiana: sarà sufficiente avere la media del sei per essere ammessi all’esame di maturità. 

Lo studente italiano sarà costretto ancora per pochi mesi ad avere la sufficienza in tutte le materie. Per essere ammessi all’esame di maturità infatti basterà aver partecipato alla Prova Invalsi (che si svolgerà in quinto superiore), aver svolto l’alternanza obbligatoria scuola lavoro e aver ottenuto una media non inferiore ai sei decimi   (condotta inclusa).

Tuttavia la riforma non tocca una delle regole fondamentali della scuola: quella dell’obbligo di frequenza delle lezioni per almeno tre quarti delle ore previste dalla normativa vigente. Immutata anche la composizione della commissione d’esame, anche se vi saranno delle novità riguardanti la formazione dei Presidenti di Commissione e il loro pescaggio, che prevede l’uso di un albo istituito presso l’Ufficio Scolastico Regionale. La prima prova è legata alla compilazione di un testo argomentativo, che potrà essere strutturato in più parti su temi riguardanti  letteratura, filosofia, arte e scienza. La seconda prova invece è legata al corso di studio scelto dallo studente per attestare la sua conoscenza e la sua abilità nell’applicarla. Ma attenzione! Anche se si sceglierà una materia specifica questo non vorrà dire tralasciare le altre materie: avere la prova di Inglese non significa che non sarà collegata con le altre materie studiate. Per quanto riguarda l’orale possiamo dire addio alla classica “tesina” in quanto sarà proprio la commissione a decidere il punto di partenza con cui l’alunno inizierà il suo colloquio finale. Un elaborato verrà richiesto solo per descrivere la propria esperienza legata all‘alternanza scuola-lavoro.

Sicuramente tutti questi cambiamenti hanno suscitato non poche perplessità. Per gli studenti del passato l’esame di maturità richiedeva necessariamente uno sforzo in più. Nessuno dimenticherà le ore di studio passate per cercare di portare una sufficienza nella materia che più si detestava, o le serate passate a collegare il tema scelto per la propria tesina con tutte le materie del percorso scolastico. Attendiamo i risultati di questo cambiamento sperando sia in senso positivo.

 

 

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