Lo scandalo di San Lazzaro: le orge organizzate da Don Contin

Padova, arriva la rivelazione choc che potrebbe cambiare tutto: «Altri preti padovani erano presenti alle orge di don Contin».

Lo scandalo che ha travolto San Lazzaro sembra peggiorare ogni giorno di più. Le indagini sull’ex parroco don Andrea Contin, accusato di favoreggiamento della prostituzione e violenza privata, si sono arricchite di un nuovo e importante elemento: Secondo Il Gazzettino di Padova, infatti, l’ex amante del parroco ha rivelato che alle orge, organizzate dal don, “partecipavano anche altri preti di chiese in città e nei comuni della cintura urbana”.

Religiosi con i quali la 49enne padovana avrebbe consumato prestazioni sessuali, sia nella canonica di San Lazzaro che in appartamenti forniti dal don. Al momento, però, nessuno dei preti è iscritto nel registro degli indagati. Gli inquirenti al momento stanno cercando di capire se i prelati pagassero per le prestazioni con le donne, garantite dal Contini. Un’importante svolta potrebbe arrivare dal ritrovamento dei filmini hard nascosti nella canonica. Il pubblico ministero Roberto Piccione, che coordina l’indagine, ha affidato all’ingegnere Nicola Chemello un accertamento tecnico irripetibile sul contenuto di una decina tra dvd e cassette vhs, altrettante chiavette Usb, un tablet, un pc, uno smartphone con scheda sim e un cellulare vecchio tipo senza scheda (ma c’è la memoria) tutti sequestrati a don Andrea, come su 5 cellulari messi a disposizione dalla donna firmataria della denuncia.

La diocesi di Padova, tra l’altro, si era detta dispiaciuta dell’accaduto, ma era ignara che le indagini avrebbero potuto colpire altri preti: “Siamo a conoscenza di un’indagine in corso che riguarda un nostro presbitero diocesano, a cui sono stati contestati reati molto gravi. È una situazione che ci addolora profondamente e ci auguriamo venga fatta tempestiva e piena verità sui fatti. Al momento non abbiamo elementi sufficienti di valutazione per prendere provvedimenti di ordine canonico. Rimane profondo dolore e sconcerto come Chiesa per situazioni che – reali o presunte – portano scandalo.”

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Photo credits: Facebook

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