Bambini costretti a confezionare e vendere droga: arresti a Napoli

Il poolanticamorra di Napoli ha scoperto come un gruppo di “baby pusher” passasse le  giornate confezionando droga e consegnandola a domicilio agli acquirenti. 

Le recenti indagini hanno potuto ricostruire l’organigramma attraverso il quale l’organizzazione mafiosa svolgeva i suoi loschi affari: il gruppo appartenente al clan Elia, utilizzava la strategia “dei minorenni” per confezionare nuove dosi per il mercato in quanto ritenuti imputabili dalla polizia.  Operava nella zona del Pallonetto di Santa Lucia e nei pressi di piazza del Plebiscito e del Borgo Marinari, e  incuteva paura ai gestori delle “piazze di spaccio” per mezzo di estorsioni. Si è scoperto inoltre che un ristoratore oltre a pagare “il pizzo” era costretto a fare continui regali ai  capiclan: i fratelli Ciro e Antonio Elia. Numerosi i taxisti che acquistavano le sostanze stupefacenti per fini personali o per rivenderle ad altri clienti. A seguito di queste recenti scoperte la Procura ha arrestato 45 persone accusate di appartenere al suddetto clan camorristico. Tra i capi d’accusa troviamo il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso,traffico di stupefacenti, porto illegale di armi, ed  estorsioni.

La polizia di Stato ha svolto un’ ulteriore indagine legata a un altro noto clan mafioso che operava sempre nella zona Nord di Napoli, quello degli Amato-Pagano, portando agli arresti domiciliari  ben 17 persone accusate di reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, e associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti; sono stati anche messi sotto sequestro beni di grande valore a Napoli, Caserta e Roma. Protagonista dell’affare illecito è Rosaria Pagano, sorella di Cesare Pagano ma soprattutto moglie del defunto boss Pietro Amato, fratello del potente Raffaele.

Grazie al lavoro svolto della questura di Napoli e dalla collaborazione con la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga e dell’Interpol è stato possibile scovare due gruppi mafiosi che si dividevano il mercato di stupefacenti, cocaina e hashish, nella parte nord della città campana.

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