Berlusconi si ricandida: “Io game over? Un’illusione”

Silvio Berlusconi è tornato a parlare. E punta a ricandidarsi: “Ritengo la mia candidatura piuttosto probabile e assolutamente auspicabile nell’interesse della democrazia e dell’Italia. Renzi? Spero abbia imparato la lezione. Se vincesse Grillo sarebbe una iattura”.

Il ‘Corriere della Sera’ propone nella mattinata di oggi, domenica 15 gennaio 2017, una lunga intervista al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che annuncia la sua intenzione di ricandidarsi: “Noi vogliamo il voto nel tempo più breve possibile. Il governo Renzi è caduto perché ha voluto usare il referendum per ottenere la legittimazione elettorale che non ha mai avuto dalle urne. È ora che gli italiani possano scegliere da chi essere governati. Tuttavia, è necessaria una legge elettorale che consenta, come ha detto il presidente Mattarella, di andare al voto con un sistema ordinato e razionale. Questo richiede dei tempi tecnici. (…) Il governo Gentiloni, tranne la figura del presidente del Consiglio, è la fotocopia del precedente. Non abbiamo motivi per sostenerlo, né per volerne prolungare la vita. Chiaramente, è un governo di transizione verso il voto. Una mia candidatura? Sono ottimista di natura, e nonostante tutto credo nella giustizia. Quindi la ritengo piuttosto probabile e assolutamente auspicabile nell’interesse della democrazia e dell’Italia (…) Larghe intese? Io voglio vincere le prossime elezioni con il centro-destra, mi auguro unito su un progetto liberale e riformatore. L’’Italia è però troppo fragile per permettersi governi espressione di una minoranza di elettori, nei quali il resto del Paese non si riconosce. Oggi in Italia esistono tre grandi aree: noi, il Pd e i grillini, molto simili per consistenza numerica. Nessuno di questi tre poli allo stato sembra in grado di governare da solo. Se gli italiani non daranno più del 50% a un solo polo, sarà inevitabile accordarsi. Ma non è certo il nostro obiettivo. Vogliamo vincere da soli con il 51% e consideriamo un accordo con altre forze una soluzione residuale. Berlusconi game over? Un’illusione che non ha portato fortuna a chi l’ha coltivata, andato incontro a sconfitte clamorose. Non sono mai stato vendicativo, quindi non sono capace di gioire per le sconfitte degli altri: sarebbe meschino. Combattendo Berlusconi hanno pensato di poter combattere quei milioni di italiani ai quali ho dato rappresentanza. È questa Italia, che la sinistra non conosce e non capisce, che li ha sconfitti”.

Sul rapporto con la Lega, Berlusconi ha dichiarato: “In molte realtà territoriali lavoriamo benissimo con la Lega e gli altri partiti del centrodestra. Alle prossime elezioni amministrative mi auguro che il centro-destra sia in grado di presentarsi unito in tutte le città più importanti, e noi siamo pronti a sostenere i bravi sindaci di Forza Italia, della Lega o di Fratelli d’Italia, come abbiamo sempre fatto. A livello nazionale spero possa accadere lo stesso, ma questo non può significare lo stravolgimento del nostro ruolo politico. La Lega fa benissimo ad esprimere ragioni e contenuti importanti e rispettabili, ma noi siamo liberali, cattolici, riformatori, e sulla base di questi valori vogliamo tornare al governo del Paese. Non nego che con la Lega di Bossi questo fosse più facile, perché allora nella Lega prevalevano liberismo e federalismo. L’unità è un valore se si basa su un progetto comune, non su un semplice tecnicismo elettorale”.

Questo, invece, il pensiero di Silvio Berlusconi su Matteo Renzi: “Spero che Renzi abbia capito la lezione. Il leader del Pd ha goduto nei primi tempi di una fiducia e di una credibilità davvero alta. Molti avevano creduto che fosse un sincero riformatore e che volesse veramente porre mano a un reale e profondo rinnovamento dell’Italia. Ha sprecato questo patrimonio con un comportamento inadeguato. Voglio credere cha abbia pagato anche il prezzo dell’inesperienza. Con il Pd, ma anche con le altre forze politiche, sarà ora necessario collaborare per la legge elettorale. Speriamo che il Pd dimostri finalmente quell’atteggiamento costruttivo e leale che finora è mancato. La convergenza è limitata alle regole. Noi rimaniamo diversi e alternativi”.

Infine, il commento su una possibile vittoria di Beppe Grillo: “Vincesse Grillo sarebbe ovviamente una iattura per il Paese. Ma non accadrà. Gli italiani hanno sempre dimostrato grande buonsenso. In questi anni la classe politica, non solo quella di sinistra, ha fatto molto per spianare la strada a Grillo, ma gli italiani sono più maturi dei politici che li rappresentano. Peraltro i grillini, con i loro comportamenti e dove hanno tentato di governare, come a Roma, hanno fatto e stanno facendo di tutto per aprire gli occhi agli elettori”.

C2NLwanWEAAcwmO

Photo Credits: Twitter

Gestione cookie